Bendati al volante. Ecco cosa significa parlare al cellulare durante la guida
La distrazione causa il 76% degli incidenti stradali che avvengono nel nostro Paese. Il fattore ambientale incide solo per il 18%
Viaggiare bendato a 110 km/h per novanta metri. E’ quello che accade, secondo uno studio effettuato dall’Ania, quando guidando a quella velocità prendiamo in mano il cellulare solo per vedere chi ci sta chiamando. Un tema, quello della sicurezza stradale e della cultura delle regole, che torna in auge in un periodo in cui entra in vigore il nuovo codice della strada a tolleranza zero e sono in corso le ferie di ferragosto, con milioni di italiani in viaggio sulle strade ed autostrade del nostro Paese.
Secondo una recente indagine Ipsos, il 51% degli intervistati ammette di aver avuto un incidente solo a causa della propria distrazione e il 54% pensa che la distrazione durante la guida sia il primo fattore degli incidenti. Basti pensare che il fattore umano causa il 76% degli incidenti stradali (di cui il 46% per disattenzione), mentre il fattore ambientale incide per il 18% e le condizioni del veicolo solo il 6%. Altri esempi: una mamma che in auto si gira per guardare il proprio bambino avrà bisogno di 20 metri in più per frenare mentre i tempi di reazione di chi sta guidando e contemporaneamente usa un dispositivo elettronico si riducono del 50%, aumentando di 4 volte il rischio di incorrere in un incidente. Per Sandro Salvati, presidente della Fondazione Ania, “serve un’educazione capillare, che parta dai ragazzi. Solo nel 2008 ci sono stati 4.731 morti, cioè 13 al giorno, 1 milione di feriti e 20 mila invalidi permanenti: un costo sociale di 30,2 miliardi pari a 2 punti del Pil”.
In compenso però sembra che le nuove misure di sicurezza e di prevenzione messe in atto nell’ultimo decennio, coniugate all’utilizzo dei tutor sulle autostrade (che presto Anas installerà anche sulle strade statali) abbiano dato risultati decisamente postivi. Secondo le ultime statistiche disponibili, dal 2000 al 2008 il numero dei morti per incidenti stradali in Italia è passato da 7.061 a 4.731, pari al 33% del totale.