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Briciole di pane

Cellulare al volante: il comportamento più pericoloso alla guida

Il dato emerso dall’Osservatorio “stili di guida” promosso da A4 Holding

Nonostante il calo generalizzato del traffico registrato su strade e autostrade nel 2020 a causa della pandemia e delle misure di restrizione che hanno limitato la circolazione delle persone, l’uso improprio del cellulare alla guida risulta ancora il comportamento più pericoloso per i conducenti in autostrada.   

È questo il dato principale che emerge dalla seconda rilevazione dell’Osservatorio “stili di guida” promosso da A4 Holding, società del Gruppo Abertis che gestisce le tratte autostradali A4 Brescia-Padova e A31 Valdastico. La rilevazione e l'elaborazione dei dati, curata dello Studio Righetti & Monte Associati, è stata condotta attraverso il monitoraggio, effettuato tramite postazioni mobili, di oltre 1330 veicoli (di cui 39% leggeri e 61% pesanti) in transito nelle tratte autostradali di competenza di A4 Holding.   

L’Osservatorio ha evidenziato che il 12% del totale dei conducenti monitorati guida utilizzando impropriamente il telefono cellulare. Se si considera poi la tipologia di veicolo condotto, a guidare usando il cellulare in modo non idoneo sono l’11% dei conducenti di veicoli leggeri e il 13% dei conducenti di veicoli pesanti. La rilevazione 2020 evidenzia inoltre che, tra gli ulteriori fattori che costituiscono una potenziale causa di incidenti, permane il mancato utilizzo delle frecce per il cambio di corsia, attitudine alla guida che però nella rilevazione 2020 evidenzia un netto miglioramento di tendenza. È infatti sceso al 57% il totale dei veicoli che non utilizza l’indicatore di direzione per segnalare il cambio di corsia per sorpassare (67% nel 2019) e al 70% il totale dei veicoli che non impiega le frecce per evidenziare la manovra di rientro (74% nel 2019). 

Per completare il quadro sui comportamenti dei clienti autostradali, l’Osservatorio ha inoltre analizzato l’approccio dei guidatori rispetto all’utilizzo delle cinture di sicurezza, che rappresentano, in caso di incidente, uno dei più importanti meccanismi di protezione per chi si trova all’interno di un’autovettura o di un autoarticolato. La cintura risulta utilizzata dall’87% del totale dei conducenti (il 93% dei conducenti dei veicoli leggeri e l’83% di quelli pesanti), percentuale che però diminuisce in modo significativo se si considera l’utilizzo della cintura da parte dei passeggeri che viaggiano sul sedile posteriore: a indossarla è in questo caso solo il 39% del totale. La rilevazione effettuata in questo particolare contesto di riduzione generalizzata della mobilità e del traffico ha evidenziato come l’emergenza sanitaria e le conseguenti misure restrittive messe in campo, che hanno limitato la mobilità delle persone rispetto a quella delle merci, hanno determinato un cambiamento nella tipologia di utenti prevalenti nelle tratte autostradali, con la presenza di più mezzi pesanti rispetto a quelli leggeri, a cui corrisponde anche un cambiamento nelle abitudini dei conducenti.  

La sicurezza stradale, affrontata dall’ Osservatorio “stili di guida”, è anche uno dei temi su cui è maggiormente impegnata Anas (Gruppo FS Italiane). Negli ultimi anni sono state infatti molte le iniziative intraprese in questo ambito, in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e la Polizia di Stato. Una serie di campagne di informazione che promuovono la necessità di una maggiore attenzione alla guida e al rispetto delle regole del Codice della Strada. 

Tra queste l’iniziativa educational,  “Quando guidi #GUIDAeBASTA” declinata attraverso manifestazioni dedicate, contest musicali pensati per i più giovani, campagne di informazione radiofoniche e televisive, testimonial del mondo dello sport, della musica e dello spettacolo. La campagna #GUIDAeBASTA nello scorso autunno inoltre è stata sostenuta da “Vite parallele”, uno spot diffuso sui principali media nazionali (televisioni e radio). 

La sicurezza stradale per Anas, è veicolata anche sui nuovi sistemi di comunicazione. Infatti è stata creata una app dedicata ad automobilisti e pedoni chiamata Valentina, in memoria di Valentina Cucchi, una giovane torinese che ha tragicamente perso la vita a causa di un incidente. Nel dettaglio l’App Valentina è un’applicazione che neutralizza tutte le distrazioni provenienti dallo smartphone durante il viaggio e ci permette di fare una cosa soltanto quando si è alla guida, la più importante: guidare.  

 

 

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