Codice della Strada: il 71% degli italiani non conosce le norme
I risultati delle indagini condotte da Locauto e YouGov
Nel mese dedicato alla Giornata Mondiale del Ricordo delle Vittime della Strada, uno studio condotto da Locauto Group in collaborazione con YouGov fa emergere come nel nostro Paese sia diffusa una scarsa conoscenza del Nuovo Codice della Strada.
Secondo quanto si legge in una nota ufficiale, il 71% degli italiani ritiene di dover ripassare le norme del codice della strada (vs il 74% nel 2024). Tra le regole meno conosciute spiccano quelle riguardanti i neopatentati: il 35% non conosce con certezza i limiti di cilindrata, di velocità e di tasso alcolemico consentiti per questa fascia d’età, un dato in crescita rispetto al 30% del 2024.
Relativamente al Nuovo Codice della Strada, a livello nazionale, emerge una diffusa scarsa conoscenza delle nuove sanzioni legate alla guida sotto l’effetto di alcol o sostanze stupefacenti. Più della metà degli italiani (57%) non sa che la patente può essere sospesa in caso di positività al test antidroga anche senza segni di alterazione. I provvedimenti più severi risultano ancora meno noti: il 63% non è a conoscenza che è previsto l’arresto fino a un anno e una multa fino a 6.000 euro per chi guida con un tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l, mentre il 71% non conosce l’obbligo di installare un sistema Alcolock nei veicoli di chi supera i limiti di tasso alcolemico. Anche la confisca del veicolo resta poco nota, ignorata dal 73% degli intervistati. Infine, il 60% non sa che la patente può essere ritirata immediatamente già alla prima positività al test antidroga, anche senza sintomi evidenti. Nel complesso, circa 1 italiano su 4 (23%) ammette apertamente di non conoscere le nuove regole in vigore.
L’indagine ha inoltre rivelato che il 32% dei rispondenti è solito consumare bevande alcoliche prima di mettersi alla guida (in linea con il 2024), con l’11% di questi che lo fa non essendo a conoscenza del limite legale di tasso alcolemico (vs 12% del 2024). Questo comportamento, unito al fatto che il 14% degli intervistati ha ammesso di aver guidato sotto l’effetto di sostanze stupefacenti (vs 16% nel 2024), rappresenta un rischio crescente per la sicurezza stradale, sia individuale che collettiva.
La distrazione alla guida è un altro aspetto a cui prestare particolare attenzione: il 46% degli italiani, infatti, ammette di aver usato il cellulare almeno una volta mentre era al volante, con un picco del 59% tra i giovani di età compresa tra i 18 e i 34 anni. Tra le motivazioni più comuni, il 41% ha dichiarato di utilizzare il cellulare per impostare il navigatore (vs 49% nel 2024) mentre il 27% (vs il 30% nel 2024) lo utilizza per fare telefonate, spesso senza l'ausilio del vivavoce o del comando vocale (il 40% degli intervistati vs il 24% nel 2024). Inoltre, oltre la metà del campione intervistato (52%) ha dichiarato di aver guidato almeno una volta quando aveva sonno o era stanco.
Per quanto riguarda i dispositivi di sicurezza, il 15% degli intervistati dichiara di non utilizzare abitualmente la cintura di sicurezza (in peggioramento rispetto al 12% del 2024), mentre il 47% non conosce i parametri previsti dalla legge per l’uso del seggiolino auto per bambini (vs 41% nel 2024). Preoccupa il fatto che l’11% abbia trasportato bambini senza cintura o seggiolino (in linea con il 2024).
Permane invece una scarsa preparazione in caso di incidente: il 31% dei guidatori non compilerebbe il CID (Convenzione di indennizzo diretto) (vs 30% nel 2024) e il 59% non contatterebbe le autorità competenti, anche quando necessario (vs 57% nel 2024). Inoltre, il 46% degli intervistati non presterebbe assistenza alle persone coinvolte in un incidente stradale pur essendone testimone, un dato in peggioramento rispetto al 43% del 2024.
