Convegno "Tecnologie e gestione del rischio: i protagonisti della mobilità integrata"
L'intervento dell'amministratore delegato di Anas Gianni Vittorio Armani
Roma, 25 gennaio 2018 - Si è svolto a Roma presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Università Roma Tre il Convegno “Tecnologie e gestione del rischio: i protagonisti della mobilità integrata”, organizzato dal Consorzio NITEL, unitamente a RFI, ANAS, ASI (l’agenzia spaziale Italiana) e con il supporto di CIFI. L’amministratore delegato di Anas Gianni Vittorio Armani è intervenuto sul tema della mobilità integrata e su numerose iniziative messe in campo da Anas.
In netta controtendenza rispetto al passato, Anas ha deciso di investire ingenti risorse economiche nella valorizzazione degli asset esistenti, al fine di migliorare gli standard di servizio e i livelli di sicurezza della propria rete stradale. “Abbiamo avviato un piano di rientro delle strade di 3500 km da 11 regioni che ci consente di valorizzare il patrimonio stradale esistente”, ha detto Armani, organizzato secondo direttrici nazionali e regionali, diventando il soggetto unico di riferimento. “Questo ci consentirà di ottimizzare la qualità dei servizi per i cittadini, garantire la continuità territoriale degli itinerari di valenza nazionale evitando la frammentazione delle competenze e incrementare l’efficienza della manutenzione e dell’esercizio delle infrastrutture”. Anas nel 2015 ha avviato un nuovo percorso con strategie e programmi per il futuro. “Oggi, ha proseguito Armani, presentiamo i risultati e le prospettive grazie al più importante Contratto di programma Anas mai approvato”. A partire dal 2015, in controtendenza rispetto al passato, ha sottolineato l’amministratore delegato di Anas, “ci siamo concentrati sull’aumento della spesa in attività di manutenzione ordinaria e straordinaria permettendo un graduale miglioramento delle condizioni delle infrastrutture stradali esistenti”. Infatti, dei 23,4 miliardi di euro del contratto di Programma 2016-2020, il 45% è destinato a interventi di manutenzione straordinaria (10,5 miliardi), il 36% al Completamento degli itinerari (8,4 mld), il 17% alla realizzazione di nuove opere (3,9 mld) e il 2% ad altri interventi (0,6 mld). In particolare si registra un aumento della spesa totale per manutenzione ordinaria e vigilanza del +12,4% e per manutenzione straordinaria del +51,1%. Sono stati attivati interventi su oltre il 60% della rete in gestione di circa 26 mila km. Per quanto riguarda gli interventi per il risanamento delle opere d’arte, è previsto il ripristino, la riparazione, il miglioramento o l’adeguamento di oltre 780 viadotti per complessivi 440 Km per un impegno economico di oltre 1.300 milioni di euro. Sono attivi interventi su oltre 50 ponti e viadotti, mentre sono in fase di attivazione interventi già finanziati su oltre 300 altre opere. Anas sta puntando molto sulla manutenzione per valorizzare gli asset esistenti e offrire un migliore servizio ai clienti stradali. Al riguardo “abbiamo lanciato il piano #bastabuche, un impegno complessivo di quasi 900 milioni di euro per tutta la rete a livello nazionale di Anas e le #barriere salvamotociclisti, ovvero barriere stradali di sicurezza innovative, in acciaio, completamente progettate da Anas, tra le prime in Italia ad essere continue con un profilo senza interruzioni che offre maggiore protezione al momento di un eventuale impatto - e ad essere quindi “salvamotociclisti”. Sono stati pubblicati cinque bandi di gara in accordo quadro per 71 milioni di euro complessivi destinati alla manutenzione straordinaria della #nuovasegnaletica verticale nei prossimi quattro anni sulle strade statali in gestione su tutta la penisola italiana.
Per affrontare il grave fenomeno dell`abbandono di rifiuti, Anas ha avviato sul territorio nazionale, una costruttiva cooperazione con gli Enti Locali coordinando gli interventi di raccolta e smaltimento. In questo ambito sono state firmate convenzioni con diversi comuni con l`obiettivo di estendere progressivamente il programma su scala nazionale. Il fronte della lotta all’abbandono dei rifiuti è proseguito quest’anno per la prima volta con un’altra importante iniziativa in partnership con Legambiente per ripulire spazi pubblici dai rifiuti abbandonati. Insieme eseguiti interventi di rimozione dei rifiuti e pulizia di alcuni tratti o piazzole di statali e raccordi autostradali di competenza Anas.
Un altro punto dell’intervento di Armani ha riguardato la mobilità. I miglioramenti sulla mobilità delle persone e delle merci indotti dal Piano 2016-2020 sono quantificabili in oltre 15 mld per l’intera vita utile dell’infrastruttura. L’insieme di tutti i progetti presenti nel Piano fornisce consistenti miglioramenti secondo i seguenti indicatori: velocità e durata media di spostamento sulle tratte interessate dall’intervento.
Prosegue il grande impegno di Anas per potenziare e completare alcuni dei più importanti assi strategici del Paese. Gli interventi hanno l’obiettivo di favorire la velocità degli spostamenti quotidiani dei cittadini, riducendo il tempo di viaggio e migliorando i collegamenti territoriali con le tecnologie più avanzate, fondamentali per il miglioramento della qualità, della sicurezza e del comfort di guida. L’obiettivo del Piano manutenzione è di superare la logica dell’intervento emergenziale, una nuova strategia volta a superare la logica dell’intervento episodico o emergenziale e di “leggere” i caratteri dell’infrastruttura e degli eventi che si verificano, per intervenire prevenendo le criticità per la sicurezza, il comfort di guida e la funzionalità della rete.
Con il Dipartimento di ingegneria civile dell’università La Sapienza di Roma è stato attivato il monitoraggio superficiale, tramite Sensori Satellitari. L’attività è condotta utilizzando anche i dati di archivio dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) tramite il sistema di satelliti radar di osservazione terrestre Cosmo SkyMED. L’adozione di nuove tecnologie per le strade e la viabilità è per Anas un impegno costante. Infatti Anas punta a diventare “un’eccellenza” a livello europeo e punto di riferimento nell'innovazione delle strade che diventeranno “intelligenti”. L’obiettivo è dotare il Paese di una rete stradale efficiente, in progressivo miglioramento e aperta alle nuove sfide del futuro dall’alimentazione elettrica alla guida assistita e oltre come nel caso dei veicoli senza conducente. L’attenzione all’esistente rete intermodale integrata del Paese sono alla base del documento programmatico del MIT- Connettere l’Italia- attraverso una articolata esplicitazione di strategie di settore, azioni, interventi secondo una logica di accountability e di visione ampia. Allo stesso tempo “pensiamo al ruolo sociale delle infrastrutture, alla mobilità come un diritto da garantire a tutti con tempi moderni e europei, alla sostenibilità nei trasporti in senso ampio”. In tal modo si connotano in un quadro d’insieme le politiche per le città metropolitane per ambiti territoriali vasti a dimensione variabile, in cui le relazioni infrastrutturali giocano un ruolo fondamentale nella precondizione di coesione e cooperazione dei territori e dei suoi abitanti. In controtendenza rispetto al passato Anas sta puntando molto sulla valorizzazione e potenziamento delle strade esistenti anche in relazione ai piani logistici nazionali con l’obiettivo di potenziare la connessione tra ferrovie, porti, aeroporti, aree urbane ed industriali. L’interconnessione di reti integrate e coerenti, progettate e realizzate attraverso una attenta pianificazione del territorio, in un’ottica di convergenza tra le politiche nazionali e comunitarie, sfruttando le leve dell’innovazione tecnologica e garantendo la piena sostenibilità economica, sociale e ambientale. Per la prima volta nella sua storia, Anas ha redatto un piano pluriennale, anziché annuale, che consente di programmare al meglio gli investimenti. Nel piano pluriennale 2016-2020, Anas ha stanziato per la rete siciliana 2,76 miliardi di euro, pari al 22% di quanto destinato all’area Sud e Isole, per la quale l’investimento previsto è 12,7 miliardi, e pari al 12% del totale nazionale di 23 miliardi. Su 2,76 miliardi destinati quindi alla Sicilia, 1,64 miliardi sono attribuiti per nuove opere e 1,13 miliardi per la manutenzione.
Verranno implementati sistemi di connettività sia Wired che Wireless di diversa tipologia per permettere la connettività a persone, veicoli ed oggetti. Le persone si connetteranno attraverso dispositivi mobile in Wi-Fi, a loro volta, i veicoli, in prossimo futuro, si connetteranno con le On Board Unit agli Access Point dedicati alla comunicazione Vehicle To Infrastructure, ed attraverso la tecnologia IoT saranno connessi oggetti atti alla gestione e controllo delle infrastrutture stradali. Questo progetto riguarderà 300km di strade di Lombardia Mobilità S.p.A. e gli itinerari dell’autostrada A2 “del Mediterraneo”, il Grande Raccordo Anulare di Roma, l’autostrada Roma-Fiumicino e la A19, E45/E55. La tangenziale di Catania sarà dotata di sistemi smart road diventando una vera e propria dorsale tecnologica e di comunicazione che, attraversando la città, raccoglie e gestisce i big data della Smart City. Si avranno dunque le tecnologie per sviluppare i servizi smart city in piena sostenibilità economica ed ambientale. In occasione della conferenza internazionale AIPCR, Anas e Scania hanno annunciato l’avvio di una collaborazione nello sviluppo delle tecnologie per le “Smart Roads”. In particolare, il progetto consiste nell’integrazione di informazioni generate dai veicoli SCANIA (modalità di utilizzo dei mezzi, eventuale presenza di anomalie, livelli calcolati di emissioni e molto altro) con informazioni provenienti dalle infrastrutture smart road ANAS, a partire dall’A2 “Autostrada del Mediterraneo”, la prima tratta, nell’ambito del Piano Anas, che vedrà l’impiego di queste tecnologie. La finalità del dialogo tra la piattaforma SCANIA ONE che l’azienda lancerà sul mercato l’anno prossimo e le smart road Anas è quella di supportare chi si trova alla guida dei veicoli e chi li gestisce attraverso l’integrazione e l’elaborazione di dati forniti da diversi stakeholder, per una maggiore sicurezza ed una migliore fruizione dell’infrastruttura, incrementando la produttività del trasporto e di conseguenza riducendone l’impatto ambientale. Il progetto di collaborazione prevede inoltre, in una fase successiva, l’utilizzo della futura rete ANAS di hot spot wi-fi, sia per il flusso di dati da e verso la piattaforma SCANIA, sia per lo scambio diretto di informazioni con il veicolo attraverso la funzionalità wifi dell’unità comunicatrice di bordo, che oggi si appoggia normalmente alle reti 3G.
Inoltre Anas ha avviato il Piano Greenlight, un progetto per un investimento complessivo pari a circa 155 milioni di euro, che prevede la sostituzione dei corpi illuminanti obsoleti con LED di ultima generazione. L’obiettivo del piano #greenlight riguarda non solo la riduzione dei consumi e la migliore gestione degli impianti di illuminazione, ma anche l’innalzamento dei livelli di sicurezza all’interno delle stesse gallerie, potenziando la visibilità e la qualità di diffusione delle luci artificiali. I benefici riguarderanno una migliore visibilità e fruibilità delle strade in galleria e la riduzione dei consumi e dei risparmi sulla bolletta energetica (-30/-70% a seconda della tecnologia).