eCall, la commissione Trasporti del Parlamento dà il via libera all'accordo con il Consiglio
Vicina l'approvazione del sistema che chiama da solo i servizi di emergenza in caso di incidente
Bruxelles, 5 dicembre 2014 - Si avvicina l'approvazione definitiva della direttiva che impone l'installazione su tutti i nuovi veicoli dell'eCall, il sistema per chiamare automaticamente i servizi di emergenza in caso di incidente. L'eCall aiuterà a migliorare la sicurezza su strada consentendo ai servizi di emergenza di localizzare e raggiungere più rapidamente il luogo dell’incidente e le vittime coinvolte. Il sistema si configura come servizio pubblico e quindi “gratuito per tutti i cittadini, a prescindere dal tipo e dal costo della vettura che guidano”, ha dichiarato la relatrice Olga Sehnalova, europarlamentare del gruppo S&D. Secondo le nuove regole, l’eCall funzionerà esclusivamente come dispositivo di sicurezza e di conseguenza sarà illegale impiegare il dispositivo per rintracciare i movimenti del conducente o abusare dei dati di localizzazione, che devono essere inviati esclusivamente ai servizi di emergenza.
“Troppe persone muoiono in incidenti stradali nelle strade d’Europa” ha sottolineato Sehnalova. Solo nel 2013 i sinistri stradali hanno provocato 26mila morti. I sistemi di eCall, disposti all’interno dei veicoli, si servirebbero del 112 per allertare automaticamente i servizi di emergenza in caso di gravi incidenti stradali. In questo modo questi ultimi saranno in grado di decidere immediatamente il tipo e la dimensione dell’operazione di salvataggio richiesta. Al contempo il personale sarà in grado di arrivare più velocemente, salvare vite, ridurre la gravità degli infortuni e ridurre gli ingorghi.
Gli eurodeputati hanno rafforzato la clausola di protezione dei dati contenuta nel progetto di legge, per impedire il monitoraggio del veicolo equipaggiato con la tecnologia eCall prima che si verifichi un incidente. Secondo l’accordo raggiunto la chiamata automatica fornirebbe solo informazioni minime di base come la classe del veicolo, il tipo di combustibile usato, il momento ed il luogo esatto in cui è avvenuto l’incidente. Inoltre gli europarlamentari hanno modificato il progetto di legge per garantire che i dati raccolti dai centri di emergenza e dai loro partner non vengano trasferiti a parti terze senza l’esplicito consenso della persona coinvolta. I produttori dovranno altresì assicurare che la tecnologia eCall consenta l’eliminazione totale e permanente dei dati raccolti. Informazioni chiare sul trattamento dei dati dovrebbero essere inclusi nel manuale del proprietario del veicolo e rese disponibili online.
Poiché alcuni produttori stanno già offrendo ai guidatori servizi analoghi all’eCall, servendosi di call center privati, l’accordo prevede la coesistenza di due sistemi: eCall pubblico e eCall supportato da parti terze (Tps). Il proprietario del veicolo può decidere se scegliere l’eCall pubblica o privata in qualsiasi momento. Nel caso in cui il Tps non funzioni, la chiamata eCall pubblica al 112 deve essere automaticamente disponibile.
Tutti i nuovi modelli di autovetture e veicoli commerciali leggeri dovranno essere equipaggiati con il sistema eCall entro il 31 Marzo 2018. Nei tre anni successivi la Commissione europea valuterà se l’eCall dovrà essere estesa ad altri veicoli come autobus e camion. L’accordo, approvato con 30 voti favorevoli, 1 contrario e 2 astensioni, deve essere formalmente approvato da tutti gli stati membri europei ed infine dal Parlamento Ue, probabilmente nella Plenaria di marzo 2015.