Flash news Infrastrutture:
 
 

Briciole di pane

ECall, Vicari: "Italia gli attribuisce massima importanza, miriamo a un accordo al più presto"

La presidenza italiana dell'Ue gestirà le trattative tra gli Stati e il Parlamento sul regolamento

Bruxelles, 25 settembre 2014 - La Presidenza italiana dell'Unione europea “attribuisce la massima importanza alla proposta di Regolamento sull’ECall”, il sistema automatico di chiamate di emergenza da montare sui veicoli e che si attiva in caso di incidenti. Lo ha assicurato la sottosegretaria allo Sviluppo economico, Simona Vicari in un’audizione in commissione Mercato interno e Diritti dei consumatori del Parlamento europeo. L'eCall, ha affermato “ha un ruolo cruciale nel ridurre in modo significativo il numero di morti e feriti negli incidenti stradali”, attraverso il sistema di chiamata di emergenza al 112 “sarà anche possibile ridurre i costi ascrivibili alla congestione determinata dagli incidenti stradali, agevolare i servizi di soccorso, migliorare la sicurezza stradale e ridurre le infrastrutture SOS sulle strade”.


Il Consiglio Competitività del 26 maggio scorso ha adottato un orientamento generale sul testo presentato dalla Presidenza greca, che costituirà la base per i futuri negoziati con Strasburgo. “È intenzione della Presidenza italiana intraprendere al più presto i negoziati con il Parlamento europeo al fine del raggiungimento di un accordo veloce in seconda lettura”, ha spiegato la sottosegretaria.


Per quanto riguarda la proposta di regolamento che mira a semplificare le procedure per la re-immatricolazione dei veicoli in un diverso Stato membro, Vicari ha ricordato “che il Consiglio non ha trovato ancora un accordo a causa delle perplessità espresse da alcuni Stati per possibili ricadute negative sui sistemi di tassazione nazionali”. A tal proposito la Commissione europea sta mettendo a punto uno studio di impatto per facilitare le valutazioni. “Attendiamo di conoscerne i risultati”, ha concluso Vicari e “sulla base di tali risultanze è intenzione della Presidenza produrre ogni sforzo teso a ricercare il massimo consenso degli Stati membri sul testo, in modo da poter avviare un negoziato con il Parlamento per giungere alla adozione della proposta in 'prima lettura'”.
 

Lorenzo Robustelli