Fondazione Ania: al via la nuova campagna per la sicurezza stradale
Roma, 15 luglio 2011 - La Fondazione Ania per la Sicurezza Stradale lancia una nuova campagna di comunicazione per invitare gli automobilisti italiani a una condotta di guida più prudente. Si chiama "Alla guida rispetta le regole per evitare di rispettarne di più dure" ed è rivolta a tutti gli utenti della strada per aumentare la sicurezza di chi ogni giorno percorre strade e autostrade alla guida di qualsiasi tipo di veicolo.
La nuova iniziativa è stata presentata da Sandro Salvati, presidente della Fondazione Ania per la Sicurezza Stradale (nata per volontà delle compagnie di assicurazione per tutelare la vita e ridurre il numero di incidenti stradali), citando i dati dell'indagine realizzata in collaborazione con Ispo: "Nove italiani su dieci dichiarano inaccettabile violare le regole della strada ma, al tempo stesso, sette su dieci affermano di commettere infrazioni quando sono al volante. Questo comportamento incoerente è la principale causa della più grande tragedia nazionale, gli incidenti stradali. Un dramma che ogni anno causa oltre 4.200 morti e un milione di feriti. Se si vuole che questi lutti e costi sociali diminuiscano è fondamentale che in Italia nasca una nuova cultura delle regole".
Dopo i temi della velocità e dell'alcol e quello dello scorso anno relativo alla guida distratta, la Fondazione Ania intende contrastare i comportamenti scorretti che gli italiani assumono quando sono al volante, lanciando un messaggio preciso, come sottolineato da Salvati: "Quando siamo alla guida ci sono delle regole che vanno rispettate. Sempre. Se ciò non avviene rischiamo di ucciderci o di uccidere".
L'indagine svolta dall'Ispo evidenzia come il 91% degli italiani condanni la violazione delle principali regole di convivenza civile, comprese quelle stradali: "Nonostante ciò, il 58% ritiene che quando si è al volante non viene rispettato il codice della strada. La violazione delle norme è di fatto molto diffusa, oltre il 70% degli automobilisti dichiara di infrangere le regole, pur essendo consapevole (lo ha dichiarato oltre l'80% degli intervistati) dei rischi e delle conseguenze sociali ed economiche degli incidenti stradali. Le infrazioni considerate più gravi sono quelle che possono recare danno agli altri, in particolare guidare in stato psico-fisico alterato (76%), passare con il semaforo rosso (60%) e superare i limiti di velocità (52%)".
Insomma come ci ricordano i vari studi sull'argomento, gli incidenti stradali sono causati nell'80% dei casi da errati comportamenti umani. E proprio da questo dato allarmante prende spunto la nuova campagna di comunicazione della Fondazione Ania sviluppata su due tematiche che verranno diffuse su web, stampa, radio e televisione in cui gli utenti della strada saranno messi di fronte ai rischi ai quali vanno incontro sfruttando un parallelo tra il codice stradale e le regole da rispettare:
"Sulle strade del nostro Paese - ha concluso Salvati - nel 2009 si sono registrati un morto e 70 feriti ogni due ore. Oltre un milione di feriti in un anno, tra i quali 20.000 invalidi gravi che vedono, in un attimo, la propria vita sconvolta. Tutto questo deve farci riflettere. Condotte di guida scorrette e sconsiderate non cambiano solo la vita di chi le mette in pratica, ma provocano danni gravi ad altri e, spesso, sono la causa di alcuni tra i più gravi delitti stradali. Il legislatore dovrebbe prendere atto che, sulla base del sondaggio Ispo, l'84% degli italiani, e in misura forte i giovani, si è dichiarato favorevole all'introduzione del "reato stradale" e, quindi, dovrebbe agire di conseguenza". L'augurio di noi tutti è che questo ennesimo appello alla prudenza non rimanga inascoltato.
Fonte: Repubblica.it