FS Italiane, nel 2011 in Italia 15 morti ai passaggi a livello
È il dato peggiore degli ultimi quattro anni. Gli incidenti sono stati 18
Roma, 7 giugno 2012 – La notizia potrà sembrare anacronistica, ma è senz’altro allarmante: ogni anno nel mondo migliaia di persone muoiono a causa di incidenti ai passaggi a livello. In particolare, può sorprenderci che in Italia l’anno scorso si sia registrato un primato negativo sotto questo aspetto. Infatti, in una nota diffusa da Ferrovie dello Stato Italiane si legge che “il 2011 con 18 incidenti ai passaggi a livello e un bilancio di 15 morti e tre feriti gravi è stato per l’Italia il più negativo degli ultimi quattro anni”.
I dati sono stati diffusi in occasione della quarta “Giornata internazionale di informazione e sensibilizzazione sui passaggi a livello”, promossa dalla Commissione Europea e da Union Internationale des Chemins de Fer (UIC) al fine di “informare i cittadini sui comportamenti sicuri da adottare nel rispetto del Codice della Strada”. Anche il Gruppo Ferrovie dello Stato sostiene l’iniziativa, insieme ad altri 40 Paesi, diffondendo sul sito web ferroviedellostato.it e sul quotidiano online del Gruppo FS Italiane FSNews (fsnews.it) il video ILCAD 2012 dell’International Level Crossing Awareness Day, dal titolo “Al passaggio a livello, priorità alla vita!”. Inoltre, le notizie sulla Campagna di prevenzione ILCAD saranno diffuse anche dai canali web FSNews Radio e La Freccia.TV, nonché sul magazine “La Freccia” e twitter.
Secondo FSI, gli incidenti ai passaggi a livelli non sono imputabili alle ferrovie italiane, ma “sono causati dal mancato rispetto del Codice della Strada e di alcune semplici regole salva-vita”, quali ad esempio: attraversare solo quando le barriere sono completamente alzate; fermarsi quando le sbarre sono in chiusura; attendere la riapertura delle barriere; non scavalcare o passare sotto le sbarre quando sono chiuse; non sollevare le barriere quando sono abbassate; rispettare la segnaletica e i semafori stradali che proteggono i passaggi a livello; osservare scrupolosamente le norme del Codice della Strada.
Nel comunicato stampa, Ferrovie dello Stato ricorda che nel 2011, il Gestore dell’infrastruttura, Rete Ferroviaria Italiana, ha soppresso 94 passaggi a livello, con un investimento complessivo di circa 58 milioni di euro. Inoltre, si rivela che l’obiettivo di RFI per il 2012 è di sopprimere ancora 57 passaggi a livello, “ubicati quasi tutti sulle linee fondamentali”, sostituendoli con sottopassi o cavalcavia. Gli interventi sono finanzianti dallo Stato con appositi fondi e sono concordati con gli Enti locali (Regioni, Province e Comuni) ed Enti quali l’Anas.
FSI conclude ricordano che attualmente “i passaggi a livello in esercizio sono 5.901 (1.263 quelli la cui responsabilità è affidata direttamente ai privati) su oltre 16.700 km di linee del network di RFI”. “Sugli oltre 6.400 chilometri di linee fondamentali, dove transita il 90 per cento del traffico ferroviario” conclude il comunicato “i passaggi a livello sono 471 (di cui 48 in consegna a privati) e sono i più impegnativi da sopprimere perché inseriti nei più importanti sistemi urbani. Sulla rete complementare (9.339 km) i passaggi a livello sono 5.430 (di cui 1.215 in consegna ai privati)”.