Giovannini: “L'obiettivo è quello di arrivare a zero vittime”
L’intervento del ministro del Mims in occasione della Giornata mondiale in memoria delle vittime della strada

“Il governo lavora ad un nuovo piano sulla sicurezza stradale, con interventi che vanno dal rinnovo del parco auto al rafforzamento della manutenzione fino al nodo cruciale della formazione, per raggiungere l'obiettivo di zero vittime”. Lo annuncia il ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini che, nel giorno in cui si celebra la Giornata mondiale in memoria delle vittime della strada, rinnova l'impegno per un'emergenza che nemmeno la pandemia ha arginato e che anche oggi registra nuove vittime. L’intervento è stato ripreso dai maggiori organi di informazione.
Il ministro nel suo discorso ha colto l’occasione per commentare la ricerca Osservatorio Stili di Guida Utenti, commissionata da Anas e condotta dallo Studio Righetti e Monte Ingegneri e Architetti Associati con il contributo dell’Unità di Ricerca in Psicologia del Traffico dell’Università Cattolica del Sacro Cuore presentata nell’ambito del convegno “Sicurezza stradale: obiettivo zero vittime”. Per Giovannini: “L'indagine mostra 'una situazione ancora totalmente insoddisfacente in termini di utilizzo delle cinture sicurezza, dei dispositivi per i bambini, e così via''.
“C'è un "impegno straordinario che ho chiesto alle nostre strutture, che era già previsto, ma sul quale stiamo riflettendo con alcuni approfondimento aggiuntivi, che è il nuovo Piano per la sicurezza stradale", spiega Giovannini, che dopo aver già analizzato la bozza, e previo un confronto con associazioni ed esperti, punta a "procedere con rapidità". L'urgenza è dettata dai dati che mostrano come anche nel 2020, nonostante la pandemia, l'Italia non abbia raggiunto neanche l'obiettivo europeo: ora nel 2021, con la ripresa delle attività, "dobbiamo affrontare in modo strutturale questi aspetti sapendo che ogni vittima evitabile è una vittima di cui dobbiamo portare la responsabilità", sottolinea il ministro. L'obiettivo è quello di arrivare a "zero vittime": un obiettivo "non impossibile", anzi "realistico", su cui è necessario "impegnarci a fondo", spiega il ministro illustrando le varie criticità che il piano cercherà di "aggredire".
In primo luogo, la tecnologia per l'auto: il nostro paese sconta un parco auto (ma anche autobus) molto vecchio e che richiede un ricambio, non solo per motivi ecologici, ma anche di sicurezza. Si lavorerà dunque con le case produttrici, ma anche favorendo il ricambio attraverso lo strumento degli incentivi, come fatto di recente con il bonus per l'acquisto di auto di seconda mano. C'è poi il problema della scarsa manutenzione delle strade, evidenzia Giovannini, ricordando che per questo in legge di bilancio sono stati stanziati oltre 3 miliardi per l'adeguamento delle strade regionali e provinciali, oltre al miliardo e mezzo stanziato a inizio anno. Nel cantiere del piano rientrano, infine, investimenti tecnologici e ambientali per le autostrade; il rafforzamento dei compiti dell'Agenzia nazionale sulla sicurezza delle strade e ferrovie (Ansfisa); il rafforzamento delle sanzioni. E, non per ultimo, investimenti nella formazione.