Guidare e chattare? È sicuramente da evitare
Il Codice della strada sanziona questo comportamento, vietatissimo quando si è al volante

Roma, 19 luglio 2016 - Repetita iuvant, dicevano i latini. A ragione, d'altronde. Per quanto riguarda la sicurezza stradale, infatti, è di tutta evidenza la necessità di ribadire, in ogni occasione utile, quanto sia doveroso guidare con prudenza. Anche da queste colonne abbiamo rilevato, aggiungendoci ai molti altri che l’hanno segnalato e segnalano, che l’uso-abuso dello smartphone, quando si è al volante, è una delle cause e concause dei sinistri. E non solo perché si telefona o risponde a qualche chiamata, senza utilizzare il vivavoce, ma anche perché, ormai, la vera star delle comunicazioni è, in un continuo crescendo, la chat.
Altro che sms. Il vecchio sistema di comunicazione veloce e breve, come dice il nome (short message system), è stato quasi completamente soppiantato dalle numerose chat a disposizione. È quanto risulta dal rapporto trimestrale dell’Agcom-Osservatorio sulle telecomunicazioni. Gli sms inviati si sono ridotti del 25% rispetto allo stesso periodo del 2015. Hanno registrato un crollo ( pari a un meno 70%) relativamente al picco raggiunto nel primo trimestre 2012, quando ne furono inviati 23,5 miliardi, contro i 6,6 miliardi di oggi.
I “chattomani-automobilisti” dimenticano, però, o fanno finta di dimenticare, che non si possono scrivere messaggini, inviare selfie o sbirciare la rubrica alla ricerca di un numero, pena una sanzione amministrativa d’importo compreso tra 160 e 646,00 euro. Se nei due anni successivi il conducente è pizzicato a commettere la stessa violazione si becca la sospensione della patente da uno a tre mesi. L’articolo 173 del Codice della strada è chiaro: “… E’ consentito l’uso di apparecchi a vivavoce o dotati di auricolare purché il conducente abbia adeguate capacità uditive ad entrambe le orecchie che non richiedono per il loro funzionamento l’uso delle mani”. A questo si sommi, poi, la decurtazione di cinque punti dalla patente. Quando si è alla guida non ci si deve distrarre, insomma. Inoltre, oltre a questa contestazione, i verbalizzanti (polizia, carabinieri, ecc.) potrebbero aggiungere quella relativa alla guida pericolosa. Il Codice, infatti, impone al conducente di “conservare il controllo del proprio veicolo…” ( articolo 141 comma 2) per essere sempre in grado di compiere tutte le manovre necessarie in condizioni di sicurezza. L’importo della sanzione, in questo caso, va da 85 euro a 338 euro.
La Cassazione (sentenza n. 13766/2008), tanto per dirne un’altra, ha già avuto modo di confermare il divieto dell’utilizzo del cellulare alla guida non solo per le conversazioni ma per qualsiasi altra funzione consentita dal dispositivo. L’attenzione dell’automobilista deve essere rivolta alla strada e non al telefonino. Non ci sono scusanti.