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Briciole di pane

I neopatentati alla guida dell'auto giusta

Nel 2012 si potrà guidare a 17 anni

Milano, 31 ottobre 2011 - Diciott'anni e un sogno: la patente per l'auto. Tutti i ragazzi ambiscono a guidare: è la voglia di libertà, d'indipendenza. Un desiderio che talvolta mette le famiglie a disagio per le spese da sostenere. Da quest'anno, inoltre, c'è una novità: i giovani automobilisti devono rispettare un limite che riduce la potenza delle vetture guidabili, misura che mira a ridurre gli d'incidenti in cui, statistiche alla mano, i guidatori più coinvolti sono giovani. La norma è stata introdotta con la riforma del Codice della strada nel 2010 ed è entrata in vigore nel febbraio del 2011.

I neopatentati possono condurre auto con una potenza massima specifica, riferita alla tara, di 55 kW e con un tetto di 7o kW (circa 95 cv). Il dato è riportato sul libretto di circolazione. Sui libretti rilasciati dal 7 ottobre 2007 è facile leggerlo, sugli altri bisogna calcolarlo (a parte vi spieghiamo come fare). I modelli In genere si sfrutta l'auto di famiglia, purché risponda ai requisiti richiesti, ma i ragazzi più fortunati possono permettersi una vettura propria. Il mercato ha assimilato la novità e oggi propone un'ampia scelta. Le versioni disponibili sono circa 600. Dalla più economica Suzuki Alto 1.0 5p L (7.900 euro) alla più costosa Audi A3 Sportback SPB i.6 'I'di 90 cv (28.450 euro). In questo territorio regna la Fiat (106 versioni), seguita da Citroén (54), Peugeot (50) e Renault (40). In genere sono modelli d'ingresso, ma non mancano le versioni depotenziate, che in alcuni casi hanno dato buoni riscontri (l'Alfa Romeo Mito 1.4 78 cv è cresciuta in cinque mesi). L'alternativa Non tutti possono affrontare questa spesa e se la vettura di casa non è adatta si corre il rischio di lasciar perdere. Risultato: niente apprendistato e allo scadere del dodicesimo mese si passa direttamente all'auto di papà e mamma. Vanificando l'apprendimento ricevuto durante il corso di guida perla patente. L'alternativa potrebbe essere il car sharing, ma solo nelle città che estendono il servizio ai neopatentati. Funziona come un abbonamento: si paga l'uso del mezzo, e si risparmia sugli oneri aggiuntivi. A cominciare dall'assicurazione. L'assicurazione La Rea è un capitolo a parte: per un giovane è un onere molto pesante.

A seconda del comune di residenza e di altri parametri, tra cui il sesso, può arrivare a costare 1.200 euro (senza coperture accessorie come incendio e furto), talvolta oltrepassa i 2mila euro. Per abbassare il premio si possono sfruttare i benefici della legge Bersani, che permette di assimilare la classe di merito del neopatentato a quella di un famigliare assicurato. Secondo le assicurazioni, un diciottenne rischia tre volte di più di un quarantenne. Ed è il motivo per cui nei primi tempi i neopatentati devono rispettare regole più restrittive. Nei primi tre anni, per esempio, non possono superare i 100 orari in autostrada e i 90 sulle strade extraurbane. Vietato esagerare anche con l'alcol: tolleranza zero. Pratica anticipata In compenso arriverà nel 2012 il permesso di esercitarsi alla guida a 17 anni. Occorrono la patente Ai, 10 ore di autoscuola e il rilascio di un particolare foglio rosa. Che permette di farsi accompagnare da una persona esperta, sottostando ai limiti dei neopatentati. Una norma attesa e annunciata da Quattroruote, secondo la quale in Francia ha dato ottimi risultati, preparando meglio all'esame per la patente.

Paolo Lorenzi - Corriere della Sera

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