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Briciole di pane

Incidentalità. Sonno, distrazione & mostri virtuali

Non sempre una telefonata allunga la vita. Nemmeno gli sms, le e-mail e i selfie

Roma, 9 agosto 2016 – Gli oltre cento milioni di download della versione di “Pokémon GO”, dalla piattaforma PlayStore di Google, confermano l’appeal di un virtual game sempre più oggetto anche dell’attenzione di quanti si occupano di sicurezza stradale.

Come abbiamo già avuto modo di evidenziare, la “caccia” ai mostriciattoli, armati di smartphone, rischia di essere esageratamente coinvolgente. E di bypassare il comune buonsenso. Tanto che, per dirne una, alle tre di notte, a Firenze, nei giorni scorsi, una pattuglia della Polizia di Stato, Reparto Prevenzione Crimine Toscana, ha intimato l’alt a una neopatentata di diciannove anni che percorreva una strada contromano. La ragazza si è giustificata dicendosi impegnata nel gioco. Oltre alla sanzione e alla decurtazione dei punti sulla patente, rischia di perdere il titolo di abilitazione alla guida. La Polstato ha, infatti, avviato l’iter per accertare se sia ancora in grado di condurre la vettura. Sarà la Motorizzazione Civile a stabilire se, a fronte dell’accaduto, possa seguitare a mettersi al volante.

Si mette a repentaglio, purtroppo, la propria e altrui incolumità per motivi futili. E’ per questo che l’attività di prevenzione e repressione delle violazioni al Codice della Strada non conosce sosta. Ma non è una questione, a nostro avviso, legata solo a questa o quella app. E’ che il telefono rappresenta, nelle mani degli immancabili “faciloni”, sempre di più, uno strumento di disattenzione. Alcuni studi hanno dimostrato l'aumento della probabilità di un incidente è maggiore quando un driver utilizza il cellulare e, perciò, ha la necessità di gestirlo fisicamente. Leggere un sms, oppure scriverlo, richiede la necessità di prenderlo in mano, distogliendo gli occhi dalla strada. Servirsene senza usare il vivavoce comporta una minore concentrazione sulla guida, essendo impegnati nella conversazione.

Quando siamo al volante, un solo secondo di distrazione a cinquanta all'ora significa percorrere quindici metri “al buio”. Quattro secondi sono sessanta metri, nei quali può succedere di tutto. Un selfie distrae per un tempo medio di quattordici secondi, il che si commenta da solo. Ci vuole, pertanto, un supplemento di concentrazione in un periodo come questo quando, stando alle stime, più di ventidue milioni di italiani si sposterà in automobile alla volta delle località di villeggiatura (sondaggio Confesercenti-SWG). Il sonno e la distrazione sono due dei principali fattori di rischio per la sicurezza. Dormire meno di cinque ore a notte aumenta di 4,5 volte la probabilità di avere un incidente. Buone vacanze a tutti, quindi. Ma si guidi in condizioni fisiche ottimali e cum grano salis.

Carlo Argeni

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