Incidentalità stradale, è necessario tutelare i bambini
Nel 2014 ne sono venuti a mancare sessantadue. Decessi che si sarebbero potuti, probabilmente, evitare

Roma, 25 maggio 2016 – I bambini, in caso di incidenti stradali, rischiano di perdere la vita o di restare seriamente feriti. Nel 2014 ne sono venuti a mancare sessantadue, di età compresa tra 0 e 14 anni. Rispetto all’anno precedente, ha precisato il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, “si è registrato un aumento che conferma l’inversione di tendenza osservata a partire dal 2013, rispetto all’andamento decrescente rilevato fino al 2012”.
Eppure, come conferma un rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, la differenza nella probabilità di sopravvivenza di un bimbo, qualora si faccia un uso corretto del sistema di ritenuta, è stimata tra il 70 e l’80%. “Pertanto - evidenziano dal Ministero - i bambini adeguatamente trasportati hanno una probabilità enormemente più bassa di risultare uccisi o feriti”.
Una tragica realtà, evidenziata pure nel corso del workshop, tenutosi di recente a Milano, dal titolo “Dalla cintura di sicurezza ai nuovi sistemi di connettività, la tecnologia che protegge i bambini durante la guida”, organizzato, tra gli altri, da Opel, ACI e l’Ospedale Pediatrico Meyer. Troppi sono ancora i piccoli che viaggiano in automobile senza adeguate misure di sicurezza, soprattutto in città. E dire che è proprio nei centri abitati si verifica gran parte dei sinistri: il 75%, dicono le statistiche. Censurata, ovviamente, l’assurda abitudine di trasportarli in braccio nei brevi spostamenti.
Sempre dal dicastero di Porta Pia, nell’ambito della campagna “Sulla buona strada”, hanno messo in risalto che, in Italia, l’uso del seggiolino si attesta sul 48%. A quanto pare, purtroppo, si tende a snobbare l’articolo 172 del Codice della Strada (uso delle cinture di sicurezza e sistemi di ritenuta), che pure sanziona l’infrazione con multe salate e la decurtazione dei punti sulla patente. Ma, come si vede, sono i bambini a pagare le conseguenze della gravissima superficialità degli adulti al volante.