Incidenti stradali: Aci-Onu, Trento tra province virtuose
Incidenti mortali calati del 50% in 10 anni. Pericolo Valsugana
Roma, 11 maggio 2011 - Il Trentino è tra le 38 province italiane virtuose nella diminuzione degli incidenti stradali mortali del 50% nel decennio 2001-2010. Nel 2009 si sono registrati in provincia di Trento 1.480 incidenti con 25 morti e 2.064 feriti. Il record tocca al capoluogo con 503 incidenti, 3 morti e 690 feriti. Di qui l'appello lanciato oggi dal consigliere di Aci Trento Giorgio Andreotti di allacciare sempre le cinture di sicurezza. " I maggior pericolo di incidenti, anche gravi, e nell'ambito urbano" ha ricordato nella conferenza stampa sulle iniziative Onu per la sicurezza stradale con il direttore Aci Trento Alberto Ansaldi. La strada più pericolosa è la Valsugana.
In Italia ogni anno muoiono più di 4.000 persone e si registrano 300mila feriti mentre sono tremila le persone che ogni giorno muoiono nel mondo, per un totale di oltre 1,3 milioni di morti e 50 milioni di feriti ogni anno. Di qui la campagna di iniziativa indette dall'Onu per invertire la rotta con un piano mondiale di interventi. Con i trend attuali gli incidenti diventeranno la quinta causa di morte nel mondo entro il 2030 (oggi sono la nona). Le ripercussioni non sono solo sociali, ma anche economiche: i costi dell'incidentalità
sfiorano il 3% del Pil mondiale, oltre 500 miliardi di dollari ogni anno. Inoltre il 14% delle emissioni globali di gas serra è imputabile al trasporto stradale.
Sulla base di questi dati le Nazioni Unite hanno indetto il decennio di iniziative 2011-2020, affidate in Italia all'Aci, al Ministero della Salute e al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. ''La carenza di risorse non può giustificare l'immobilismo, perché 1 euro speso per la sicurezza stradale ne frutta 20 in risparmio di spesa sociale. Si può evitare un sinistro fatale su tre con investimenti finalizzati alla sicurezza delle infrastrutture'', ha detto il presidente dell'Aci, Enrico Gelpi, presentando a Roma le linee guida delle iniziative concordate. L'Onu sollecita in particolare strategie, piani e obiettivi di sicurezza stradale a livello nazionale; tutela di pedoni, ciclisti e disabili; interventi sui veicoli per prevenire e attutire i danni; nuove azioni formative sui dispositivi di sicurezza, la guida in stato di ebbrezza e il superamento dei limiti di velocità; una migliore gestione post incidente.