Incidenti stradali in calo, ma 11 morti al giorno
Roma, 9 novembre 2011 - Le automobili sono i veicoli piu' coinvolti negli incidenti stradali, ma moto, biciclette e minicar sono i piu' pericolosi. E' quanto emerge dal rapporto Aci-Istat sugli incidenti stradali nel 2010 diffuso oggi.
Le auto, spiega il rapporto, sono la categoria di veicoli maggiormente coinvolta in incidenti stradali: 267.481 in valore assoluto, pari al 67,8% dei veicoli. Seguono motocicli (52.159; 13,2%), autocarri (27.346; 6,9%) motorini (22.208; 5,6%) e biciclette (15.565; 3.9%). Diversa la situazione sul fronte della pericolosità. L'indice di mortalità medio dei veicoli è pari a 0,9, per moto e biciclette è doppio: 1,8 e 1,7. In aumento l'indice di mortalità delle minicar, da 1,1 del 2009, a 1,3 del 2010. L'indice di mortalità dei motorini passa da 0,8 a 0,9, mentre quello delle auto resta stazionario a 0,7. La maggior parte degli incidenti stradali (74,4%) avviene tra due o più veicoli.
Il 25,6% riguarda veicoli isolati. Più ricorrente lo scontro frontale-laterale (73.272 casi: 34,7% tot.) con 994 morti (25,3%) e 109.017 feriti (36%), seguito dal tamponamento che registra 38.541 casi, con 395 morti e 64.181 persone ferite. Tra gli incidenti a veicoli isolati, la fuoriuscita o sbandamento del veicolo rappresenta il caso piu' diffuso: 20.704 incidenti con 777 morti e 25.881 feriti. L'investimento di pedone rappresenta il 9,1% degli incidenti: 19.335 casi, in cui hanno perso la vita 569 persone e 21.846 sono rimaste ferite.
Le tipologie di incidenti piu' pericolose, secondo l'indice di mortalità, risultano: scontro frontale (4,6); urto con ostacolo (4,1), fuoriuscita di strada (3,8), investimento pedone (2,9). Tra i motivi che causano un incidente, il mancato rispetto delle regole di precedenza (44.662 incidenti, pari al 17,1% del totale), la guida distratta (44.398 = 17,1%) e la velocita' elevata (30.155 = 11,6%) che sono le prime tre cause e da sole costituiscono il 45,7% dei casi. Sulle strade urbane, la prima causa di incidente il e' il mancato rispetto della precedenza o del semaforo (20,6%); sulle extraurbane, la guida distratta o andamento indeciso (21,2%), seguita dalla guida a velocita' troppo elevata (19,1%).