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Briciole di pane

Incidenti stradali, se non rispondi non muore nessuno

Il ministro Graziano Delrio stigmatizza l'uso improprio dello smartphone

Roma, 7 luglio 2016 - La fonte è autorevolissima, il ministro Delrio (nella foto). Le considerazioni preoccupanti. Perchè confermano quanto l’utilizzo scorretto del telefonino, quando si è al volante, sia causa e concausa dell’incidentalità. La Polizia di Stato e anche altri soggetti, istituzionali e privati, d’altronde, continuano a segnalare questa bruttissima abitudine.

Da ultimo, ma solo in ordine di tempo, pure l’Anas, il gestore della viabilità nazionale, con la campagna “Se non rispondi non muore nessuno. Quando guidi #GUIDAeBASTA”, promossa in collaborazione con la Polstato e con testimonial La Pina, rapper e voce storica di Radio Deejay. Le numerosissime visualizzazioni sul canale YouTube della Spa di via Monzambano confermano quanto la problematica sia sentita. Nel 2015, vale la pena di rammentarlo, sono state oltre 48.000 le infrazioni commesse per il mancato utilizzo di apparecchi a vivavoce o dotati di auricolare: il 20,9% in più rispetto al 2014.
Di recente, per tornare a quanto dicevamo all’inizio, Graziano Delrio ha richiamato l’attenzione su questo censurabile “vezzo”. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha precisato che l’80% dei sinistri è riconducibile, in qualche maniera, all’utilizzo degli smartphone. E ha auspicato, al fine di contrastare gli incidenti, “azioni nuove, fare qualcosa di innovativo”. Una dichiarazione dirompente, se vogliamo, perché il titolare del dicastero di Porta Pia indica una percentuale inquietante, che impone a tutti qualche riflessione in più e che va ben oltre lo stigma di un comportamento sbagliato.

Non si vuole, sia ben chiaro, demonizzare un apparato tecnologico ormai onnipresente nella nostra quotidianità, personale e lavorativa. Ma sollecitarne un uso intelligente è un atto dovuto. Basta fermarsi un attimo a guardare le macchine che transitano su una qualunque arteria per verificare, de visu, quanti “telefonomani” sono impegnati in conversazioni senza l’utilizzo del vivavoce o dell’auricolare. E’ davvero troppo, diciamocelo francamente.

Sulle arterie del Belpaese, ma non solo naturalmente, si muore pure perché, oltre a tutto il resto beninteso, distrazione, faciloneria, sottovalutazione dei pericoli sono un mix esplosivo. Il buonsenso, a volte, latita. Come l’attenzione dovuta alla segnaletica orizzontale e verticale, alle informazioni sul traffico, alle condizioni meteo, all’efficienza della vettura.

I telefonini sono sempre più smart. Meno lo è, ahinoi, lo stile di guida di parecchi.

Carlo Argeni