Incidenti stradali, Valducci: serve una rilevazione tempestiva dei dati
Roma, 31 ottobre 2012 - “Il tema della rilevazione tempestiva dei dati sugli incidenti stradali resta centrale. Commentare a fine 2012 i dati, quasi definitivi, del 2011 è francamente imbarazzante. Si tratta di estendere, almeno per i morti e i feriti gravi, i sistemi informativi usati oggi da Carabinieri e Polizia di Stato alle Polizie Municipali che oggi rilevano, sulle strade urbane, oltre il 76% degli incidenti. La capacità di ascolto del Presidente dell’ISTAT Giovannini può colmare questo gap di sistema” lo ha dichiarato il Presidente della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, On. Mario Valducci durante la conferenza stampa di presentazione dei dati Aci-Istat 2011 sugli incidenti stradali. “Nell’ultimo decennio l’Italia, rispetto al resto dell’Europa, ha fatto i compiti a casa e l’esame è sostanzialmente superato. Ma stendere un lenzuolo bianco sulle strade ogni 137 minuti anziché ogni 74 non ci esime certo dal rinnovare questo impegno. Bisogna intensificare la sensibilizzazione sui sindaci delle Aree Metropolitane, in particolare verso gli utenti deboli quali ciclisti e pedoni che ancora oggi sono i primi a pagare con la vita sulle nostre strade. Lo abbiamo previsto, in Commissione Trasporti, tra i punti qualificanti della Legge Delega al Governo per la riforma del Codice della Strada” ha aggiunto Valducci. “Nella repressione dei reati alla guida bisogna assicurare la certezza della pena. Penso alle multe pagate oggi solo da circa un terzo dei cittadini. Ma soprattutto è inaccettabile che chi uccide alla guida da drogato, ubriaco o pirata della strada sia in circolazione dopo poco tempo, spesso grazie alla riforma di coraggiose sentenze di primo grado. Speriamo che nella prossima legislatura il Parlamento possa riprenderne l’esame per dare un senso giudiziario all’applicazione del codice più vicino all'evoluzione del sentire comune” ha concluso il Presidente Valducci.