L'auto elettrica: rumorosa per legge
La Ue introduce l'obbligo di fare rumore alle auto elettriche quando viaggia al di sotto dei 20 km/h. Lo dispone il Regolamento comunitario 138 della Commissione Europea
Dal primo luglio tutti i modelli di auto elettriche vendute nell’Unione Europea hanno l’obbligo di fare rumore. Lo dispone il Regolamento comunitario 138 della Commissione Europea, che prevede l’installazione di un sistema in grado di produrre un rumore artificiale per segnalare il passaggio del veicolo. L’obiettivo è garantire, soprattutto in città, la sicurezza di altri utenti della strada, in particolare pedoni e ciclisti. Il silenzio del veicolo, per quanto inizialmente visto come positivo per l’inquinamento acustico, è, infatti, risultato essere pericoloso. Il provvedimento riguarda, nello specifico, veicoli elettrici o ibridi con quattro o più ruote che “possono essere azionati in modalità normale, in retromarcia o almeno con una marcia avanti senza motore a combustione interna in funzione”.
I veicoli, pertanto, devono essere dotati di un avvisatore acustico che emette un suono artificiale quando il mezzo viaggia al di sotto dei 20 km/h (al di sopra di tale velocità per avvertire dell’eventuale pericolo è normalmente sufficiente il rumore prodotto dagli pneumatici sull’asfalto). Il sistema utilizzato per questo scopo si chiama Avas (Audible Vehicle Alert System). La sua intensità deve essere di almeno 56 decibel, e fino a 75. Il timbro del suono è composto da intervalli di frequenza a un terzo di ottava e da frequenze medio-alte per meglio evidenziare la direzione di provenienza del suono. Alcune case automobilistiche hanno già attivato l’Avas, ma il proprietario può disattivarne a suo piacimento l’uso. Con il nuovo regolamento questo non sarà più possibile.
Una scelta simile è stata fatta anche negli Stati Uniti, dove, dal primo di settembre del 2018, la National Highway Traffic Safety ha imposto un dispositivo acustico analogo. In Gran Bretagna, invece, il Dipartimento per i Trasporti ha annunciato la sperimentazione di una sorta di “autovelox antirumore”, per misurare i livelli sonori dei veicoli e scoprire quelli troppo rumorosi.
Fonte: La Repubblica