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Briciole di pane

L'elettronica viaggia con noi

Sensori, telecamere, radar, infrarossi: chi è al volante è informato su tutto

Roma, 28 giugno 2011 - La spia della benzina sul cruscotto e nulla più. Una volta ara così: l'auto non era in grado di fornirci altre informazioni. Da un secolo all'altro il progresso è andato avanti veloce. Oggi non c'è nuovo modello di auto che non presenti, tra le sue dotazioni, un sistema di sostegno elettronico alla guida. Si chiama Autonica, l'elettronica applicata all'auto. Gli avvisatori luminosi e/o sonori, in alcuni casi parlanti come robot dalla voce neanche tanto metallica, anche su molte citycar. Il più semplice, economico e diffuso dei moderni sistemi d'informazione è il sensore di parcheggio: aiuta nelle manovre, segnalando il pericolo di urto contro un ostacolo (oggetto o persona). Cominciò a diffondersi una decina di anni fa sulle auto più ingombranti; oggi è montato di serie su molte utilitarie, oppure disponibile come optional, in alcuni casi integrato da telecamere che proiettano l'immagine dello spazio di manovra su un display oppure sullo specchietto retrovisore. Se il costruttore non prevede nulla, è possibile acquistare i sensori di parcheggio in after market, a prezzi modici. Sensori, telecamere, radar (a microonde o laser) e raggi infrarossi sono al nostro servizio per segnalarci di tutto: dalla gomma sgonfia alla portiere aperta, dal limite di velocità all'ostacolo nella nebbia, dall'auto che ci sta sorpassando al pedone nascosto dietro l'angolo buio. Per darci una mano ulteriore, certe informazioni ci appaiono, come per incanto, sul parabrezza, proprio al centro della nostra visuale, evitandoci di spostare lo sguardo verso la strumentazione: è la magia dell'head- up display, invenzione americana di derivazione aeronautica, applicata per la prima volta su un'auto alla Corvette. In materia di guida sicura, l'ultimo grido è l'Attention Assist. Introdotto un paio d'anni fa da Mercedes, ormai viene utilizzato anche da altri, e su auto di categoria media, come la nuova Ford Focus: grazie a sensori capaci di individuare l'abbassamento delle palpebre, il sistema attiva un allarme che consiglia di fermarsi per una pausa caffè. È stato introdotto invece da Opel, sulla Insignia, e poi utilizzato anche da altri, il sistema di lettura dei segnali stradali. Serve a chi, magari distratto da altro, non si accorge di un cambio nel limite di velocità: una telecamera legge il segnale al posto del guidatore e l'avviso compare sul display al centro del cruscotto, in alcuni casi con luce lampeggiante. Così il pericolo d'incorrere in una infrazione viene scongiurato. Un aiuto viene anche in materia di consumi ed è quello del suggeritore di cambiata, ormai diffuso anche tra le citycar. Il Blind Spot Assist è invece un antidoto utile contro i rischi del sorpasso: la telecamera vede nell'angolo cieco e il sistema avvisa il guidatore, con un segnale luminoso sul retrovisore esterno, se un'auto non inquadrata negli specchietti stia sopraggiungendo da dietro. Sorpassi a parte, sulle ultime generazioni di auto ci sono anche sistemi automatici che sorvegliano sui cambi di corsia dovuti a distrazione: il guidatore viene avvertito con un lieve tremolio dello sterzo, oppure con un avvisatore sonoro. Per la guida notturna, non manca la segnalazione dei pedoni favorita da un sistema che, grazie a una speciale telecamera a infrarossi consente il riconoscimento al buio. Il sistema è in grado di rilevare (e riprodurre su uno schermo) fonti di calore a una distanza di 300 metri. Introdotto inizialmente da Mercedes e Bmw, fornisce un aiuto determinante, come il radar nella nebbia.

Sergio Troise (Fonte: Leggo)