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Briciole di pane

Massima attenzione ai pedoni, anche quando non sono sulle "zebre"

In Spagna arrivano le "strisce smart": si illuminano mentre qualcuno le attraversa

Roma, 17 maggio 2016 – Rischiamo di brutto quando attraversiamo le strade. Quante volte lo abbiamo sperimentato personalmente o abbiamo assistito a scene di ordinaria follia, con il malcapitato di turno costretto a darsi a gambe levate alla vista di una macchina che non mostrava alcuna intenzione di rallentare?
Una sentenza della Cassazione, la n. 9242/2016, ha chiarito che il pedone può essere ritenuto responsabile dell’incidente soltanto nel caso in cui si sia posto improvvisamente, e imprevedibilmente, davanti alla traiettoria del veicolo. Questo significa, in parole povere, che chi è al volante deve prestare una grande attenzione a non procurare danni a terzi. Guai a distrarsi, perché situazioni pericolose, per lui e altri, possono realizzarsi inaspettatamente. Soprattutto all’interno della città, dove le dinamiche della circolazione sono ancora più amplificate e diversificate.
Il conducente, in caso di sinistro, in sede di giudizio dovrà dimostrare la condotta “anomala” del passante. Talmente eccezionale da non consentirgli di evitarlo. Se sarà in grado di farlo nulla quaestio, in caso contrario sarà perseguibile. Con tutto quello che ne consegue. Insomma, il pedone merita il dovuto “rispetto”. Anche quando non attraversa la strada sulle “zebre”, non si deve mettere a repentaglio la sua incolumità. La Corte ha precisato che solo se il suo oltrepassare la corsia è fulmineo l’automobilista può trarsi dal gravame dell’investimento. E se ha la visuale ridotta? Niente da fare, deve adottare, sempre e comunque, tutte le cautele del caso.
C’è da segnalare, per restare in tema e in positivo, che in Spagna ha preso l’avvio il progetto sperimentale delle “strisce smart”. Sono “intelligenti” perché si illuminano quando rilevano che qualcuno le utilizza: dei sensori di pressione registrano il peso di chi le attraversa e trasmettono un impulso all’impianto a led posizionato ai margini. I costi, a quanto pare, sono limitati e l’investimento economico trova (ulteriore) giustificazione nel fatto che in Spagna, nel 2015, si sono contati 376 morti e undicimila feriti fra i pedoni coinvolti in incidenti stradali.
Tra i fattori che sono causa e concausa dei sinistri c’è, sempre più spesso purtroppo, la disattenzione. Ben vengano, dunque, le opportunità offerte dalla tecnologia per contrastare l’incidentalità e per assicurare una maggiore salvaguardia degli “utenti deboli”.

Carlo Argeni