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Briciole di pane

Multa notturna, importi separati

Nel bollettino la distinzione tra l'infrazione e l'aggravio speciale

Roma, 17 maggio 2011 - Chi commette un’infrazione grave di notte dovrà stare attento quando pagherà la multa: ci sarà da indicare separatamente la quota di sanzione supplementare dovuta all’orario notturno. Lo stabilisce il decreto ministeriale (Interno, di concerto con Economia, Giustizia e Infrastrutture) del 30 marzo, pubblicato ieri in Gazzetta.
Il provvedimento chiude il laborioso iter di applicazione dei “supplemento notturno’ per certe infrazioni, introdotto ad agosto 2007 (Dl 117/07) e rimasto lettera morta per due anni, quando la legge 94/09 ne corresse la formulazione. Dal 2009, dunque, il supplemento è dovuto, però i relativi incassi sono stati effettuati senza norme attuative. Queste servivano per regolare sia i versamenti da parte dei cittadini sia i successivi riversamenti al Fondo contro l’incidentalità notturna, previsto dallo stesso Dl 117/07.
Il decreto pubblicato ieri stabilisce che vanno indicati in modo distinto la sanzione ordinaria prevista per l’infrazione commessa e l’aggravio diunterzo di tale importo che è dovuto quando la violazione è stata commessa tra le 22 e le 7. Dal punto di vista pratico, il compito del cittadino dovrebbe essere facilitato dai bollettini diversamento postale che di solito vengono a1egati al verbale. Qualche problema in più nasce quando il pagamento avviene a seguito di un ricorso perso:il decreto stabilisce che occorre usare il modello F23. Chi invece dimentica di pagare la multa e riceve una cartella esattoriale, dovrà pagare tutto all’agente della riscossione, sempre facendo la distinzione (verosimilmente riportata nella cartella stessa) tra importo ordinario e supplemento. Per monitorare i flussi di denaro gli uffici dei corpi statali di polizia dovranno comunicare trimestralmente al ministero dell’Interno le infrazioni notturne accertate. Entro 60 giorni da fine trimestre, gli stessi uffici dovranno effettuare un postagiro del riscosso su un capitolo del bilancio statale. Di li sarà il ministero dell’Economia (che riceve il rendiconto dall’Interno) a girare i soldi al Fondo. Il sovrapprezzo scatta in caso di eccesso di velocità, mancata precedenza, passaggio col rosso, violazione dei segnali, mancato rispetto della distanza di sicurezza, svolta o cambio di corsia irregolare, superamento dei tempi di guida per mezzi pesanti, gravi infrazioni autostradali, alcol e droga.

Maurizio Caprino - Il Sole24 Ore