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Briciole di pane

Pedoni indisciplinati, la Polstrada li sanziona

Dei ragazzi, a Firenze, attraversavano la strada nonostante il semaforo rosso

Pedoni indisciplinati. Disattenti. In altre faccende affaccendati. Con l’immancabile smartphone tra le mani. Anche quando attraversano la strada, incuranti del traffico e della propria e altrui sicurezza. Non mettono in conto che se incrociano un automobilista altrettanto sbadato rischiano, entrambi, di finire male. Comportamento ancora di più censurabile quando il semaforo è rosso e si ritiene di poter passare ugualmente, incuranti del divieto di farlo. 
Un’infrazione pericolosa, è bene rammentarlo, sanzionata dal Codice della strada (Cds). 
 
Lo hanno sperimentato sulle proprie tasche, ultimamente, tre ragazzi multati dalla Polstrada di Firenze per avere oltrepassato una via cittadina con il semaforo rosso. Si sono visti appioppare, a ragione, un verbale dell’importo di sessanta euro. L'art. 146 del Cds, d’altronde, impone di osservare quanto prescritto dalla segnaletica e dagli agenti del traffico. Chi non lo rispetta è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma compresa tra i 41 e i 168 euro. 
 
C’è pure da dire, comunque, che la Cassazione ha, di recente, ribadito che il conducente di un veicolo deve prevedere le imprudenze altrui. La Suprema Corte, nella sentenza n. 121/2020, ha riaffermato un loro particolare obbligo di diligenza nei confronti degli altri utenti della strada. Chi è alla guida, per gli Ermellini, deve essere sempre in grado di padroneggiare il mezzo e di prevedere le condotte imprudenti altrui. Tale obbligo “trova il suo limite naturale unicamente nella ragionevole prevedibilità degli eventi, oltre il quale non è consentito parlare di colpa”.
 
Insomma, pedoni e automobilisti più attenti a quello che gli accade attorno hanno da guadagnarne. In tutti i sensi.

Carlo Argeni