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Briciole di pane

Pneumatico da neve, è in arrivo la pagella

Dal primo novembre un'etichetta classificherà secondo sette diverse categorie le gomme, proprio come già avviene per gli elettrodomestici

Roma, 22 ottobre 2012 – Sono tutte uguali: il più classico dei luoghi comuni delle gomme forse è stato sconfitto per sempre. D'altra parte se il pneumatico invernale oggi in Italia rappresenta circa 1125% del mercato (escludendo quello di primo equipaggiamento) con 8 milioni di pezzi venduti significa davvero che tutti questi automobilisti che l'hanno scelto conoscono bene la differenza—per altro enorme—fra un pneumatico normale e uno invernale. Insomma il nostro mercato negli anni ha avuto un'evoluzione "culturale" non indifferente, aiutata certo da campagne pubblicitarie martellanti (chi non ricorda Carl Lewis con i tacchi a spillo nello spot Pirelli "La potenza è nulla senza il controllo"?) ma comunque importante. Basti dire che solo nell'inverno 2005/2006 le vendite di pneumatici invernali non arrivavano nemmeno a un milione di pezzi.
Oggi però siamo alle soglie di un'altra importante rivoluzione, che in un mercato come il nostro che vale circa 30 milioni di gomme vendute l'anno susciterà non poco clamore: dal 1 novembre un'etichetta valuterà alcuni parametri legati all'efficienza economica ed ambientale ed alla sicurezza stradale, cioè la resistenza ed il rumore esterno da rotolamento, nonché l'aderenza su bagnato.
L'idea è quella di migliorare la sicurezza e l'efficienza economica ed ambientale del trasporto su strada attraverso la promozionedi pneumatici più sicuri ed efficienti dal punto divistadei consumi di carburante, con bassi livellidi rumorosità. Il tutto rendendo facile l'acquisto per gli acquirenti che si troveranno davanti un'etichetta simile a quella che oggi troviamo sulle lavatrici o su qualsiasi elettrodomestico.
«L'etichettatura dei pneumatici è un vantaggio per il consumatore che avrà alcuni elementi oggettivi per poter orientare le proprie scelte che si aggiungeranno a quelli chevengono abitualmente valutati durante il processo di acquisto — afferma Fabio Bertolotti, DirettoreAssogomma—Questanovità dovrà però essere accompagnata da una efficace attività di controllo sul mercato da parte delleAutorità preposte. Senza controlli infatti si favorirà la frode in commercio con vendita di prodotti nonconformiatuttosvan (aggio sia del consumatore finale che dei costruttori corretti, vanificando gli sforzi tecnologici finalizzati a migliorare efficienza economica, ambientale e di sicurezza stradale».
In ogni caso va detto che sono previste sette classi di merito sia per misurare la resistenza al rotolamento, sia l'aderenza su bagnato. Le classi sono caratterizzate daunaletteracompresa traA (la più efficiente o migliore) e G (la meno efficienteo peggiore). Perquanto riguarda la resistenza al rotolamento la differenza tra un prodotto di classe A ed uno di classe G può tradursi in un minore consumo di carburante fino al 7,5% ed anche di più nel caso di mezzi pesanti.

Fonte: La Repubblica Affari e finanza