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Briciole di pane

Pubblicato il vademecum delle buone prassi elaborato dall'Osservatorio nazionale sui furti e le rapine ai danni degli autotrasportatori

Istituito con Protocollo d'intesa, in data 2 maggio 2016, tra Ministero dell'Interno, Aiscat, Anas, Comitato Centrale per l'Albo Nazionale degli Autotrasportatori di cose per conto terzi ed Ania

Mantenere sempre riservate le informazioni su destinazione, carico e itinerario, organizzare viaggi in convoglio con connessioni radio o telefoniche tra i veicoli, dotarsi di telecamere posteriori, teli antitaglio e strumenti anti-jammer. Sono alcuni dei consigli contenuti nel vademecum sulle buone prassi appena pubblicato dall'Osservatorio nazionale sui furti e le rapine in danno di autotrasportatori, istituito nel 2016 presso la Direzione centrale della Polizia Criminale, con la partecipazione delle forze di polizia, di alcune articolazioni del dipartimento della Pubblica sicurezza, nonché di rappresentanti dell'Aiscat, di Anas, del Comitato centrale per l'albo nazionale degli autotrasportatori, e di Ania.

Il vademecum, comunica la Polizia, suggerisce alcune regole di condotta come misure di prevenzione nei confronti di furti, rapine e appropriazioni indebite, che costituiscono una minaccia sempre viva nel trasporto merci. Secondo gli ultimi dati dell'Osservatorio, i furti sono stati 1.103 nel 2015 (nel 2014 erano 1.036), mentre le rapine sono state 75 (nel 2014 erano 100). Nel periodo gennaio-settembre 2016 ci sono stati 746 furti e 45 rapine. Il prontuario è disponibile sul sito del ministero dell'Interno e, in formato cartaceo, nelle stazioni di servizio lungo le autostrade, gli assicuratori e le associazioni di categoria delle imprese di autotrasporto.

Queste, nel dettaglio, le regole elaborate dall'Osservatorio per gli autotrasportatori:

1. "Destinazione, carico, consistenza delle partite, intinerario ecc. sono tutte informazioni riservate che, in quanto tali, devono rimanere all'interno dell'azienda".

2. "Pianifica la sosta in aree che offrano appositi servizi per l'utenza, consultando l'app gratuita Geososta".

3. "Il veicolo non andrebbe mai lasciato incustodito. Qualora ti dovessi necessariamente allontanare dal mezzo, preoccupati di farlo in aree di sosta 'sicure', di chiudere a chiave le porte e di attivare i sistemi di sicurezza".

4. "Ove esistano, meglio accedere a parcheggi custoditi; in mancanza di tali parcheggi, è bene sempre cercare un luogo di sosta 'sicuro', non isolato e parcheggiare in modo che sia resa estremamente difficoltosa l'apertura forzata del portellone posteriore. Insomma posiziona il mezzo affiancandolo ad altri mezzi o ad ostacoli che rendano difficile l'eventuale trasbordo delle merci da parte di malintenzionati".

5. "Evita le soste incustodite in prossimità dei recinti doganali, notoriamente esposte a maggior rischio. In caso di sosta in aree portuali e retro portuali, consulta l'app Geosososta".

6. "Qualora all'arrivo nelle località di consegna, per cause impreviste, non fosse possibile procedere alle operazioni di scarico, è vivamente sconsigliato sostare in prossimità di tale luogo, al fine di evitare possibili aggressioni in luoghi inadatti alla sosta".

7. "Organizza, ove possibile, viaggi in convoglio (nel rispetto delle norme del codice della strada) o un sistema di vigilanza reciproca con altri trasportatori, possibilmente con connessione radio e/o telefonica tra i veicoli".

8. "Molto utili possono rivelarsi le telecamere posteriori che all'accorrenza possano rendere visibile dalla cabina il lato posteriore del mezzo. Particolarmente efficaci possono rivelarsi i cosiddetti teli antitaglio".

9. "Utilizza, a protezione del carico, un idoneo sistema antifurto di ultima generazione a ricordati, durante il viaggio, di tenere le porte chiuse ed allarmate".

10. “È opportuno munirsi di strumenti (cosiddetti anti-jammer) in grado di annullare l'efficacia delle apparecchiature utilizzate dai malviventi per pregiudicare la normale funzionalità di congegni elettronici come gli antifurti satellitari".

11. "Accertarsi sempre di disporre di utenze telefoniche per le emergenze". "Nel caso, nonostante tutte le precauzioni, rimanessi vittima di reato, presenta la denuncia quanto prima (meglio se nll'immediatezza dei fatti e all'ufficio di polizia più vicino), al fine di agevolare le indagini e la conoscenza dei fenomeni".