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Briciole di pane

Revisioni veicoli, l'Ue vuole procedure e documenti standardizzati

La direttiva fissa le nuove regole e facilita il mutuo riconoscimento dei certificati tra gli Stati

Bruxelles 23 gennaio 2013 - Il parlamento europeo ha sottoscritto un accordo informale con il Consiglio Ue per stabilire norme minime comuni per le revisioni obbligatorie dei veicoli, i documenti di immatricolazione e i controlli su strada degli automezzi commerciali. Il compromesso, che è stato approvato dalla commissione Trasporti e turismo dell'Aula, stabilisce che anche in tutti i motocicli pesanti a partire dal 2022 dovranno sottostare a controlli periodici, a meno che gli Stati membri non abbiano “messo in atto efficaci misure di sicurezza stradale alternative per i veicoli a due o tre ruote, tenendo conto in particolare delle pertinenti statistiche di sicurezza stradale degli ultimi cinque anni” si legge nel testo. Ai Paesi è lasciata la possibilità di stabilire la modalità e la frequenza di questi controlli.


In generale i controlli tecnici periodici dei veicoli dovranno sottostare a nuovi canoni a livello Ue con le apparecchiature di prova che dovranno soddisfare standard tecnici minimi così come gli ispettori che effettuano i controlli dovranno avere le competenze minime e i requisiti di formazione richiesti da Bruxelles.


Per quanto riguarda i controlli su strada dei veicoli ad uso commerciale la bozza afferma che devono essere fatti su almeno il 5% di tutti i mezzi che circolano sulle strade dell'Unione europea e questo significa che ogni Stato membro ne dovrà fare in un numero proporzionale alla quantità totale dei veicoli immatricolati sul proprio territorio. Su quelli leggeri però il testo si limita ad una 'indicazione' senza nessun vincolo per gli Stati.


L'accordo affronta anche il problema della registrazione dei veicoli in una diversa nazione. Sempre più spesso, infatti, con la mobilità europea del mercato del lavoro, cittadini di un Paese membro si trasferiscono in un altro Stato per lavorare. Le difficoltà al momento della registrazione del veicolo nella nuova motorizzazione non sono rare e spesso ci sono problemi con i certificati di revisione che non vengono accettati. Adesso si punterà a standardizzare i documenti e a registrarli in maniera elettronica, rendendo così più semplice lo scambio di informazioni e il mutuo riconoscimento.

 

Lorenzo Robustelli