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Briciole di pane

Scambio informazioni tra Stati su infrazioni stradali, accordo tra Parlamento e Consiglio Ue

I negoziatori hanno concordato un testo, l'approvazione definitiva ora è solo questione di tempo

Bruxelles, 12 dicembre 2014 - Raggiunto un accordo informale tra il Parlamento e il Consiglio Ue sulla nuova direttiva sullo lo scambio transfrontaliero di informazioni sulle infrazioni stradali. I negoziatori hanno trovato l’accordo sulle modifiche richieste dalla sentenza della Corte europea di giustizia, che dovrebbero consentire di sostituire la direttiva esistente, annullata dalla Corte, con una nuova, prima della data indicata nella sentenza per il decorso delle norme esistenti. Il testo era già stato approvato a inizio mese dalla commissione Trasporti dell'Europarlamento e ora ha bisogno dell'approvazione formale in Plenaria e in Consiglio, ma visto l'accordo informale raggiunto si tratta ormai solo di una questione di tempo.


“Per rispettare i nuovi target Ue volti ridurre della metà le morti su strada, abbiamo bisogno di strumenti nuovi e più efficaci per garantire la sicurezza stradale, come questa direttiva per contrastare l’impunità. I cittadini naturalmente non sono mai entusiasti di ricevere una lettera nella quale viene detto loro di aver infranto le regole della strada, ma apprezzano il fatto che tutti i cittadini comunitari siano trattati allo stesso modo”, ha dichiarato la spagnola Inés Ayala Sender (S&D).
“La direttiva ha già dimostrato di essere uno strumento iniziale molto efficiente nel contrastare l’impunità sulle strade dell’Unione. Essa servirà da deterrente per i conducenti stranieri che ora sono consapevoli di poter essere notificati di per qualsiasi reato commesso mentre erano all’estero”, ha aggiunto Sender.


Il testo dell’accordo apporta modifiche alla base giuridica della direttiva sullo scambio transfrontaliero di informazioni per i reati di traffico condotte dai conducenti in veicoli registrati in un altro Strato membro, come previsto dalla sentenza della Corte europea di giustizia.
Attualmente, tre Paesi non hanno preso parte alla misura, ma la direttiva sarebbe applicabile anche nei loro confronti in virtù delle modifiche apportate alla sua base giuridica. Il testo concordato chiede a questi Stati (Regno Unito, Irlanda e Danimarca), di adottare adeguate norme nazionali entro due anni dall’entrata in vigore della direttiva.


La nuova direttiva è stata proposta dalla Commissione a seguito dell’annullamento, da parte della Corte europea di giustizia, di quella precedente a causa di una base giuridica errata sulla cooperazione di polizia. Attualmente le leggi sullo scambio di informazioni relative ai reati di traffico rimarranno in vigore fino al 6 di marzo 2015, quando la loro base giuridica dovrebbe essere cambiata per garantire la sicurezza dei trasporti, come stabilito la Corte nella sentenza del maggio 2014.


Le regole di scambio di informazioni consentono agli Stati membri l’accesso alle rispettive informazioni nazionali sull’immatricolazione dei veicoli al fine di individuare la persona responsabile di aver commesso reati inerenti la sicurezza stradale: eccesso di velocità, mancato utilizzo delle cinture di sicurezze, mancato arresto al semaforo rosso, guida in stato di ebrezza, guida sotto l’effetto di droghe, mancato uso del casco di protezione, utilizzo di corsie vietate, uso illegale del telefono cellulare o di qualsiasi altro apparecchio di comunicazione durante la guida.
 

Lorenzo Robustelli