Sicurezza: cosa cambierà in Europa nei prossimi dieci anni
Ecco i sei punti che la Commissione Europea propone per far diminuire il numero dei morti sulle strade
Dimezzare il numero delle vittime degli incidenti stradali in Europa nei prossimi dieci anni. Questo l’obiettivo che la Commissione Europea si è posta lo scorso 20 luglio, con l'approvazione del nuovo programma sulla sicurezza stradale. Secondo le statistiche nel 2009 sono state più di 35.000 le persone che hanno perso la vita sulle strade d’Europa mentre per ogni vittima della strada si registrano quattro invalidi permanenti, con danni al cervello o al midollo spinale, 10 feriti gravi e almeno 40 feriti lievi. Dati che sottolineano oltre all’emergenza sociale e sanitaria anche un costo economico enorme per la collettività: circa 130 miliardi di euro ogni anno. Ecco i sei obiettivi che dovranno essere raggiunti a livello nazionale e comunitario nel decennio 2011-2020.
- Misure per migliorare la sicurezza dei veicoli
- Controllo elettronico obbligatorio della stabilità per ridurre il rischio di perdita di stabilità
- Sistemi obbligatori di avviso di uscita di corsia;
- Sistemi automatici obbligatori di frenaggio di emergenza;
- Dispositivi obbligatori che ricordano di allacciare la cintura di sicurezza;
- Limitatori di velocità obbligatori per veicoli commerciali/furgoni leggeri;
- Per i veicoli elettrici la Commissione proporrà un pacchetto di misure concrete che fisseranno norme tecniche per la sicurezza;
- La Commissione esaminerà la possibilità di estendere l’applicazione di sistemi avanzati di assistenza alla guida;
- Dal 2003 la normativa UE è stata rafforzata al fine di ridurre il rischio di lesioni per gruppi vulnerabili come i pedoni e i ciclisti.
- Realizzare infrastrutture stradali più sicure
Potranno beneficiare di fondi europei soltanto le infrastrutture conformi alle direttive sulla sicurezza stradale e sulla sicurezza nelle gallerie.
- Incrementare le tecnologie intelligenti
La Commissione proporrà anzitutto nuove specifiche tecniche nel quadro della direttiva ITS, in modo da facilitare lo scambio di dati e di informazioni tra i veicoli e tra veicoli e infrastruttura (come per esempio permettendo la trasmissione in tempo reale di informazioni su limiti di velocità).
- Rafforzare l’istruzione e la formazione degli utenti della strada
La Commissione collaborerà con gli Stati membri per sviluppare una strategia comune per l’istruzione e la formazione in materia di sicurezza stradale ed in particolare ampliando la direttiva UE sulla patente di guida in modo da:
- Definire criteri minimi per gli istruttori di guida;
- Inserire nella fase precedente il rilascio della patente, un periodo di tirocinio/guida accompagnata;
- Esaminare la possibilità di introdurre periodi di prova dopo l’esame di guida;
- Esaminare la possibilità di introdurre la guida ecologica fra le prove tecniche e pratiche.
- Migliorare i controlli
Le misure per rafforzare i controlli a livello nazionale e nell’intera UE includeranno:
- Lo sviluppo da parte degli Stati membri di piani nazionali di attuazione;
- Campagne di sensibilizzazione in tutto il territorio europeo;
- Misure di prevenzione da affiancare alle sanzioni previste per la guida in stato di ebbrezza;
- Dare la priorità e facilitare lo scambio di informazioni transfrontaliero in materia di sicurezza stradale;
- Adottare definizioni comuni delle lesioni gravi e di quelle meno gravi per individuare degli obiettivi al fine di stabilire un obiettivo comune a livello europeo;
- Organizzare un’unica analisi e raccolta dei dati sui feriti;
- Esaminare il valore aggiunto che comporterebbe la realizzazione e l’installazione, in particolare sui veicoli professionali, di registratori di dati relativi ad eventi incidentali (le scatole nere), al fine di migliorare le indagini tecniche e l’analisi degli incidenti.
- Maggiore attenzione ai motociclisti
Concentrare l’attenzioni sui veicoli a due ruote proponendo nuove misure a livello europeo al fine di:
- Introdurre una maggiore sicurezza del veicolo attraverso sistemi di frenatura avanzati e misure aggiornate contro la manomissione;
- Elaborare norme tecniche sui dispositivi di protezione individuale come gli indumenti e studiare la fattibilità di installare sui motocicli airbag;
- Estendere la normativa UE sulle ispezioni e controlli tecnici alle motociclette e ad altri veicoli a due ruote a motore.