Sicurezza del lavoro, una borsa di studio in memoria delle vittime Thyssen
L'iniziativa sarà dedicata ai figli delle vittime di incidenti sul lavoro
Dai protagonisti della scelta è stato sottolineato come l’obiettivo sia duplice: da un lato, mantenere vivo il ricordo dei morti della Thyssen, che ha profondamente segnato l’opinione pubblica e continuare a tenere alta l'attenzione sugli incidenti del lavoro; dall’altro, quello di dare un aiuto concreto a chi deve convivere tutti i giorni con gli effetti delle tragedie lavorative.
Ricordiamo che lo scorso 18 aprile al termine del processo di primo grado, la Corte d'Assise di Torino ha condannato l'amministratore delegato di Thyssenkrupp, Harald Espenhahn, a 16 anni per omicidio volontario con dolo eventuale; a 13 anni e sei mesi altri quattro dirigenti - Gerald Priegnitz, Marco Pucci, Raffaele Salerno e Cosimo Cafueri - riconosciuti responsabili di omicidio colposo, e a 10 anni e 10 mesi di reclusione Daniele Moroni, responsabile dell'area tecnica.
In quella tragica notte tra del 5 e il 6 dicembre 2007, mentre lavoravano a un forno sulla linea 5 dello stabilimento Thyssenkrupp di Torino, perirono Antonio Schiavone, 36 anni, Roberto Scola, 32 anni, Bruno Santino, 26 anni, Angelo Laurino, 43 anni, Rosario Rodinò, 26 anni, Giuseppe De Masi, 26 anni, e il loro capoturno Rocco Marzo, 54 anni, in quella che è stata definita dai pm come la “Più grande tragedia sul lavoro che si sia mai verificata in Italia in periodo recente".