Sicurezza stradale, ASAPS: "secco no" agli Ausiliari del traffico per i rilievi degli incidenti
L'Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale spiega le proprie perplessità sulla proposta di delegare agli Ausiliari del traffico il compito di effettuare i rilievi nei sinistri non gravi
Roma, 28 agosto 2013 – “Magari non a tutti, ma a noi fa piacere la notizia che, almeno per il momento, sembra accantonata la proposta di istituire la figura di Ausiliari del traffico che avessero la delega per rilevare gli incidenti stradali senza feriti”. È quanto si legge in un comunicato pubblicato dall’ASAPS sul proprio sito. Infatti, l’Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale ha segnalato che, nel Decreto Legge e nel Disegno di Legge approvati lunedì scorso dal Governo, sembra che della proposta “non se ne ritrovi più traccia”. L'ASAPS, che comunque sottolinea di non avere ancora a disposizione i testi definitivi dei due provvedimenti, ricorda di avere espresso i suoi dubbi in merito alla proposta e segnala che anche altre associazioni, specie di consumatori, hanno manifestato le proprie perplessità.
Innanzitutto, l’ASAPS sostiene che non sia stato chiarito chi avrebbe dovuto assorbire i costi di formazione, gestione e funzione di questa nuova figura e teme che questi potrebbero ricadere sugli utenti della strada. “L'esperienza pregressa – si legge ancora nel comunicato – ci ha dimostrato che quando sono stati delegati ai privati i servizi di scorta a Trasporti eccezionali o a gare ciclistiche, normalmente espletati dalla Polizia Stradale, dopo una prima fase con un leggero incremento, non si è visto nessun recupero nel numero delle pattuglie sulle strade”. Quindi, il possibile beneficio in termini di presidio e controllo del territorio “non si è visto”, anche perché “nel frattempo si è abbassato il numero di ingressi alla Stradale con la riduzione delle percentuali del turn over”.
Inoltre, andando avanti con i possibili punti deboli della proposta, l’ASAPS sottolinea come sia raro che in un incidente stradale non si incontri almeno qualche aspetto che richieda l'intervento di un operatore di polizia. Anche quando gli incidenti non sono gravi, infatti, può capitare che uno dei conducenti sia privo di patente o dell'assicurazione, oppure abbia il tagliando e il certificato RCA contraffatti, o ancora abbia assunto alcolici oltre il limite consentito. “Come potrebbero conoscere la regolarità dell'auto e della stessa persona gli Ausiliari del traffico, con doti divinatorie?”, osserva ironicamente l’ASAPS.
Tra gli altri dubbi, molti agenti fanno notare che, in quanto pubblici ufficiali, riportano nei verbali i fatti a cui hanno assistito e che hanno accertato e che il verbale così redatto costituisce atto pubblico con conseguenze penali in caso di "contenuto non rispondente al vero". Quindi, si chiedono, come farebbero ad avere la certezza che i fatti descritti nel verbale siano veritieri, se non sono intervenuti loro in prima persona? “Pensiamoci ancora un po’ – conclude quindi l’ASAPS – intanto vediamo di rafforzare il sistema sicurezza con veri professionisti della strada e dell'autotrasporto, cominciando col ripianare i vuoti di organico della Polizia Stradale e della Polizia Locale”.