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Briciole di pane

Sicurezza stradale. Corsi di guida sicura per sacerdoti e suore

Promossi dall'Aci presso il Centro di Vallelunga

Roma, 28 gennaio 2014 - Sacerdoti e suore ai corsi di “Guida sicura” organizzati dall'Automobile Club d’Italia, presso il Centro Aci-Sara di Vallelunga. Una notizia, d’indubbio impatto mediatico, che riporta in primo piano una delle iniziative messe in campo per assicurare una maggiore sicurezza sulle nostre strade.

I religiosi in questione sono sessanta, provenienti da Egitto, Colombia, India, Slovenia, Congo, Nigeria, Messico, Ecuador, Angola, Haiti, Ciad, Romania e Polonia. Si tratta di studenti e professori dell'Università Pontificia Salesiana della Capitale.

Il corso, gratuito, è inserito nel progetto 3.000 automobilisti stranieri “Ambasciatori di Sicurezza Stradale”, avviato dall'Aci nel 2012.

Gli stranieri residenti nel Paese sono 4,75 milioni, di cui 2,6 muniti di patente. Possiedono più di 3 milioni di vetture e oltre 250.000 moto. Le statistiche evidenziano che sono coinvolti in circa 90 sinistri al giorno. Se il 6,4% degli automobilisti italiani è interessato da un incidente all'anno, per gli stranieri la percentuale sale al 13,5%. I più a rischio sono gli egiziani, i peruviani, gli albanesi e i cinesi.

Gli incidenti stradali nel 2012 hanno registrato, in Italia, 3.653 morti e 264.716 feriti. Il danno sociale è stimato in oltre 30 miliardi di euro. La sicurezza stradale è, dunque, un obiettivo da perseguire con sempre migliore incisività per vivere la mobilità con maggiore tranquillità e come fattore complessivo di sviluppo sociale ed economico.

Questa iniziativa si somma, ovviamente, alle attività di prevenzione e repressione delle violazioni al Codice della Strada svolte, quotidianamente, dalle Forze dell’Ordine e a quelle poste in essere dagli Enti proprietari delle strade al fine di garantire una mobilità quanto più priva di pericoli.

Nella casistica degli incidenti, come noto, influiscono molti fattori riconducibili al veicolo, ai dispositivi di sicurezza, alla strada, all’ambiente. Spesso, sono una combinazione di più variabili. Al fattore umano, tuttavia, si addebita oltre l’80% dei sinistri. Incentivare comportamenti di guida più responsabili concorre, pertanto, a ridurre l’incidentalità.

Carlo Sgandurra