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Briciole di pane

Sicurezza stradale, da contrastare il fenomeno della guida in stato di ebbrezza

Dalla UE proposte concrete per cercare di ridurre l'incidentalità

Roma, 19 novembre 2014 - Un bicchiere di troppo. Oltre il consentito, dal buonsenso e dalla legge. Da evitare sempre, tanto più quando si è al volante. Perché, come noto, gli incidenti stradali causati dall’abuso di alcol sono tanti. Anche se, a quanto pare, non esiste una statistica ufficiale che li conteggi con esattezza. È quanto ha fatto rilevare, di recente l’Asaps (Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale).

In Italia, nel 2013, abbiamo avuto 3.385 decessi e 257.421 feriti a seguito dei sinistri. Sapere quanti di questi hanno come causa e concausa la guida in stato di ebbrezza sarebbe oltremodo positivo e consentirebbe, tra l’altro, la predisposizione di programmi mirati per fronteggiare il fenomeno.

L’Asaps plaude alle campagne pubblicitarie di sensibilizzazione che evidenziano all’opinione pubblica i rischi collegati all’abuso nell’assunzione di alcol. In tal senso, Giordano Biserni, il presidente dell’Associazione, ha sottolineato il forte impatto dello spot inglese “Think!” (Guarda il video), un video che fa parte della campagna per la sicurezza stradale promossa dal Dipartimento dei Trasporti britannico. Lo story-telling è efficace: un bicchiere in più, lo schianto, l’ospedale e la Polizia che informa la famiglia dell’accaduto. Immagini che lasciano senza fiato che, sommate ad altre iniziative, hanno contribuito a ridurre, in Inghilterra, il numero degli incidenti causati dall’alcol. Attualmente, il 90% dei conducenti d’Oltremanica ritiene vergognoso guidare in stato di ebbrezza.

Stando alle percentuali fornite dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nel corso di un incontro tenutosi ad aprile, si stima che l’alcol sia motivo, annualmente, in Europa, di circa il 25% dei decessi determinati dai sinistri. Questo a fronte di meno del 2% delle percorrenze totali attribuibili a conducenti alla guida in stato di ebbrezza alcolica (tasso alcolemico >0,5 g/l). Sulla base dei dati ISTAT, nel 2008 in Italia 2,7 conducenti ogni 100 incidenti presentavano un tasso alcolemico sopra i limiti consentiti.

A partire dal 2009 le statistiche non sono state più pubblicate. È da rilevare, comunque, che la UE ha inserito, negli obiettivi strategici legati alla riduzione dell’incidentalità (Alcohol harm reduction strategy) quello di “ridurre i morti e i feriti in incidente stradale per guida in stato di ebbrezza alcolica ”. Negli obiettivi della “Policy orientations on road safety 2011-2020” troviamo, tra le misure suggerite, l’Alcolock. Si tratta di dispositivi montati sui veicoli, dotati di etilometro, che ne impediscono l’accensione se il conducente ha abbondato nell’assunzione di alcol. Si sta valutando se rendere progressivamente obbligatoria la loro installazione sugli automezzi commerciali pesanti e sugli autobus. In prospettiva, sarebbe auspicabile, a nostro avviso, che diventino parte integrante della loro dotazione.

Carlo Sgandurra