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Briciole di pane

Sicurezza stradale, 'Drink or Drive" per evitare l'incidentalità

Campagna di sensibilizzazione per contrastare l'abuso nell'assunzione di alcol

Roma, 1° febbraio 2014 - “Drink or Drive”. Tradotto: “O bevi o guidi”. Il problema di quanti si mettono al volante dopo avere assunto alcol in maniera eccessiva è, sempre di più, oggetto di campagne di sensibilizzazione volte a contrastare questa brutta abitudine. Una di quelle in programmazione è promossa dall’associazione “Drink or Drive”, da qui il claim. E’, tra l’altro, patrocinata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell’ACI.
Nel corso della conferenza stampa che si terrà a Roma il 5 febbraio, alle ore 11, presso il Palazzo dell’Informazione in piazza Mastai, sarà presentato il Tour 2014. Interesserà 55 località italiane. Sarà presentata pure l'app “Sono sobrio?”, che permette di effettuare una stima del proprio tasso alcolico.
La correlazione tra eventi mortali e eccesso nell’assunzione di droghe e alcol risulta dalle statistiche. L’Aci ha rammentato che la mortalità per incidenti stradali raggiunge il massimo nella fascia oraria che va dalle ore 3 alle ore 6. I più coinvolti sono giovani dai 20 ai 49 anni di età (1.321 in totale, pari al 51,7 per cento). Con un picco per la fascia 20/24 anni. Il fenomeno dell’abuso delle bevande alcoliche è attentamente monitorato.
Un’indagine del Gruppo di Lavoro CSDA (Centro Servizi Documentazione Alcol) dell'Osservatorio Nazionale Alcol, ha evidenziato che la consuetudine al bere dei genitori, del padre in particolare, influenza fortemente il modello di consumo alcolico degli altri membri della famiglia.
Queste iniziative si sommano ad altre, attivate da quanti sono preposti alla prevenzione e alla repressione delle violazioni del Codice della Strada. Ben sapendo, come più volte abbiamo osservato dalle nostre colonne, che il fenomeno dell'incidentalità va affrontato da un punto di vista multidisciplinare, essendo frutto dell'interazione di una pluralità di cause e concause. Oltre alle caratteristiche della strada, infatti, il “fattore uomo” e le condizioni del veicolo sono elementi di cui è necessario tenere conto. Vanno, dunque, contrastati i comportamenti scorretti di chi guida. Per accrescere una nuova, e più responsabile, cultura della sicurezza stradale.

Carlo Sgandurra