Sicurezza stradale: Giornata europea, 'più istruzione'
4mila morti ogni anno, il MIT firma 7 intese per l'educazione dei giovani
Roma, 25 luglio 2012 - Sulle strade italiane ci sono “quasi 4 mila morti ogni anno, 300 mila feriti e 15 mila invalidi”. E “anche se l'intenso impegno ad oggi profuso nel settore ci ha consentito di raggiungere notevoli risultati con una riduzione del 46,4% nel periodo 2001-2011”, l'incidentalità sulle nostre strade “determina ancora troppi decessi, troppi feriti, troppo dolore e sofferenza oltre al non trascurabile risvolto economico, pari a circa 28 miliardi di euro l'anno di costi sociali, equivalenti a due punti percentuali del Pil”. Lo ha spiegato il vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Mario Ciaccia, che nella Giornata europea della Sicurezza stradale ha illustrato nella sede del Ministero il nuovo Programma Europeo 2011-2020 sulla sicurezza stradale, rivolto in particolare ai giovani (la fascia dai 15 ai 30 anni rappresenta il 30% di tutte le morti per incidenti stradali in Europa) con l'obiettivo strategico di “rafforzare l'istruzione e la formazione per gli utenti della strada”.
Il Programma viene attuato dal Mit con la firma di sette protocolli per l'educazione e la prevenzione dei giovani, siglati oggi con l'assessorato alla Mobilità di Roma capitale, la Fondazione Ania per la sicurezza stradale, la Croce Rossa Italiana, il Comitato Paralimpico italiano, la Federazione italiana pallacanestro, la Federazione motociclistica italiana, l'Agenzia Roma servizi per la mobilità e l'Associazione nazionale Autieri d'Italia.
“Ognuno di questi accordi - ha spiegato il vice ministro Ciaccia - porta con sé una progettualità specifica, che nel prossimo anno scolastico permetterà la sperimentazione di diversi moduli educativi, nella convinzione che solo insieme si possa gestire la risposta vincente ad una delle più gravi emergenze del mondo attuale”.
Nel prendere parte al progetto che troverà nella scuola il suo luogo di realizzazione, la Fondazione Ania ha ricordato con i numeri la gravità del problema: ogni giorno muoiono sulle strade europee 85 persone, 11 in Italia. Significativo poi il dato che riguarda i feriti con 20 mila invalidi permanenti ogni anno. Proprio a causa di queste cifre particolarmente mobilitato sul fronte dell'emergenza della sicurezza stradale e' il mondo dello sport.
Il Comitato paralimpico italiano partecipa al progetto anche attraverso la sponsorizzazione di un cartone animato, ideato da Andrea Lucchetta, ex campione italiano della pallavolo, che racconta la storia di un ragazzo che ha perso le gambe dopo essere stato investito da un'auto con a bordo quattro giovani ubriachi e che ritrova la gioia di vivere grazie all'impegno nello sport. Il cartone, realizzato sotto il patrocinio del Mit,
verrà presentato alla Paralimpiade di Londra di quest'anno.
“Il Comitato paralimpico - è stato spiegato - partecipa con entusiasmo perché proprio i nostri atleti possono diventare degli importanti testimonial nelle scuole per spiegare quali sono i giusti comportamenti stradali che possono evitare gravi forme di disabilità capaci di incidere per sempre nella vita delle persone”. Adesione convinta al progetto l'ha espressa anche Dino Meneghin, presidente della Federazione italiana pallacanestro: “Noi pensiamo di dare attraverso il gioco un'educazione che non è solo sportiva ma che è più completa arrivando anche a quella stradale”.