Sicurezza stradale, il progetto Icaro approda a Roma
Si chiude la XII edizione del Progetto che consente ai bambini di imparare la sicurezza stradale giocando
L'incidente stradale e' la prima causa di morte per i giovani, in Italia come in Europa, e l'obiettivo del progetto e' quello di far capire ai ragazzi che il rispetto delle regole e' l'unica strada per tutelare la vita e la sana voglia di divertimento. Pertanto, dopo aver interessato tutte le fasce in età scolare, la dodicesima edizione del Progetto - che ha Pirelli come sponsor in virtù dell’accordo di collaborazione sulla sicurezza stradale siglato con la Polizia Stradale lo scorso ottobre – ha dedicato la sua attenzione ai bambini dai 3 ai 6 anni della scuola dell’infanzia e, all’estremo opposto, agli studenti universitari di dieci atenei italiani.
L’obiettivo è stato quello di creare una comunicazione su misura, grazie a messaggi chiari, semplici e immediati: con un intervento appositamente studiato dal Dipartimento di Psicologia della Sapienza, Università di Roma e con un percorso gioco preparato da Explora, il Museo dei bambini di Roma. Progetto reso possibile grazie al contributo della Fondazione ANIA, partner della Polizia di Stato su questa campagna dal 2005.
Il percorso prevede diverse postazioni che consentiranno ai bambini d’imparare giocando: con tricicli e piccoli caschi nella riproduzione di un percorso urbano, con una caccia al tesoro per ricostruire la divisa del poliziotto come riferimento nei momenti di difficoltà, con un gioco per richiamare l’attenzione sulle cinture di sicurezza, con un laboratorio per attività manuali in argomento. Uno spettacolo finale con gli animatori è poi la conclusione di un lavoro iniziato con i bambini all’interno delle scuole da parte della Polizia Stradale e degli insegnanti, con il coinvolgimento delle famiglie grazie all’aiuto del MOIGE.
Tutti i bambini coinvolti riceveranno speciali bretelle cataringrangenti per andare in bici e stare in strada in sicurezza realizzate da Pirelli.
Prima della tappa conclusiva di Roma, il progetto ha fatto tappa nel mese di marzo prima a Brescia per poi spostarsi nel Sud Italia e toccare le città di Salerno, Taranto, Matera.
L'incontro e il dialogo con i giovani diventano così strumenti fondamentali di prevenzione a patto che la comunicazione sia in linea con il loro linguaggio. A tale proposito sono nati gli spettacoli teatrali, le testimonianze di giovani vittime di incidenti stradali, i circuiti di guida, le ricostruzioni d'incidenti stradali per spiegare i comportamenti a rischio che caratterizzano il progetto. A legare tutto è la convinzione che per elevare il livello di sicurezza sulle strade occorra un cambiamento culturale promosso anche attraverso la comunicazione. L'impegno di tutti, partner e sponsor, ha permesso che il modello crescesse e diventasse un progetto pilota in Europa nel campo dell'educazione stradale con Icarus (Inter-Cultural Approches for Road Users Safety), che ha coinvolto per 30 mesi di lavoro 14 Paesi europei i cui risultati sono stati presentati il 22 e 23 settembre scorso presso il Parlamento europeo a Bruxelles e sono disponibili sul sito webicarus.eu
Ricordiamo che nel 2011 la Polizia Stradale e l'Arma dei Carabinieri hanno rilevato 95.317 pari all’8,7% in meno degli incidenti rispetto al 2010, con 2.185 morti (- 10,6%) e 69.519 feriti (meno 7,9%). Dato che viene confermato nei primi due mesi di quest’anno, confrontati allo stesso periodo del 2011 con una diminuzione del 11,5% degli incidenti, del 22,7% dei morti e del 14,5% dei feriti. Per consolidare i risultati ottenuti nel decennio 2001-2010 con oltre 78.000 vite umane salvate, la Commissione europea ha fissato il nuovo obiettivo di dimezzare ulteriormente il numero dei decessi entro il 2020 definendo sette obiettivi, il primo tra i quali è il miglioramento dell’educazione stradale e della formazione per gli utenti della strada.
Per questo, oltre al percorso per i più piccoli, la dodicesima edizione di Icaro prevede anche due ulteriori attività: da un lato degli incontri con studenti universitari di dieci atenei italiani ed un programma che prevede la proiezione del film “Young Europe” di Matteo Vicino (girato in Francia, Irlanda, Italia e Slovenia, narra le storie di ragazzi europei, accomunate dalle tristi esperienze dell'incidente stradale, che cambia per sempre le loro vite), una serie di ricostruzioni di incidenti stradali e filmati, volti a favorire il dibattito sui temi della sicurezza stradale; inoltre, una ricerca scientifica che negli ultimi anni ha rappresentato l’elemento qualificante della campagna, resa possibile dalle risorse assicurate dalla Fondazione ANIA, e che oggi ha l’obiettivo di verificare la permanenza dell’efficacia della campagna nel medio periodo, la riflessione degli studenti sulle conseguenze degli incidenti e sul ruolo di tutela svolto dalle assicurazioni.
Tutto ciò arricchito, grazie al contributo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, da un approfondimento sulla percezione e sull’efficacia delle campagne di comunicazione sui temi della sicurezza stradale.
Il Progetto prevede anche un concorso per tutte le scuole secondarie di primo e secondo grado pubblicato sul sito del Ministero dell’Istruzione, i cui premi saranno offerti, come in passato, dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Il sito dedicato al Progetto www.webicaro.it, raccoglie tutte le attività e i materiali prodotti in questi anni.