Flash news Infrastrutture:
 
 

Briciole di pane

Sicurezza stradale, la distrazione sul banco degli imputati

Oltre il 40% dei sinistri è conseguenza della disattenzione degli automobilisti

C'è un richiamo continuo a una maggiore sicurezza stradale. Sono, infatti, ancora troppe le persone che muoiono a causa degli incidenti. E questo nonostante l'impegno degli enti gestori delle strade e delle Forze dell'Ordine che cercano, per quanto di rispettiva competenza, di porre in essere tutte quelle iniziative che possano rendere la circolazione più sicura.

Ma, a quanto pare, e le statistiche lo confermano, oltre il 40% degli incidenti è  causato della distrazione del conducente (l’utilizzo improprio dello smartphone è il più frequente). Un aspetto non dovutamente e opportunamente, a nostro avviso,  evidenziato dai mass-media. Ci sono condotte di guida intollerabili, che mettono in pericolo la vita di chi li pone in essere e degli altri incolpevoli automobilisti. Spesso, il definire le strade "killer" è una semplificazione giornalistica, inserita in un titolo a effetto, che non fotografa compiutamente l'accaduto. Tra l'altro, anticipa un giudizio, in termini di attribuzione delle responsabilità, che dovrà essere definito in altre sedi e sulla base di elementi probatori.

Lo sforzo e l'impegno di rendere le infrastrutture sempre più smart comporta, tra l'altro, la necessità di investire le risorse economiche a disposizione in maniera avveduta e sulla base di un'attenta pianificazione degli interventi da effettuare. Anas Spa, ad esempio, gestisce un patrimonio statale di oltre ventottomila chilometri di strade e autostrade quotidianamente monitorato da una Sala Situazioni nazionale e da ventuno Sale Operative Compartimentali. Ogni evento è prontamente registrato in un sistema informatico (RMT - Road Management Tool), in uso alle Sale, e diventa oggetto di analisi e valutazione al fine di individuare, a fronte di ricorrenze, potenziali criticità viarie.

Come abbiamo avuto modo di sottolineare, molte volte le cause e le concause degli incidenti sono addebitabili a condotte di guida irresponsabili. Una maggiore attività di prevenzione e repressione delle violazioni al Codice della Strada può essere un deterrente efficace per rammentare ai più indisciplinati che la strada è un bene comune, al servizio della collettività, e che deve essere utilizzata nel rispetto delle regole che il legislatore ha individuato. Ogni abuso deve essere sanzionato in maniera puntuale e adeguata. Chi sbaglia deve prendersi le sue responsabilità.

Carlo Argeni