Sicurezza stradale, in Lombardia dimezzati i morti sulle strade
In sei province raggiunto l'obiettivo europeo di sicurezza nella circolazione
Roma, 21 novembre 2012 - In buona parte della Lombardia è stato raggiunto un traguardo importante: il dimezzamento dei morti sulle strade. Si tratta di un obiettivo indicato dall’Unione europea con lo scopo di accrescere non solo la sicurezza sulle strade, ma anche tutte le iniziative di educazione e prevenzione che posso essere utili per migliorare la circolazione dei veicoli sulla rete europea. I dati parlano chiaro. Dopo Lodi (-57,89%), Sondrio (-52,63), Monza e Brianza (-50,88%) che già lo scorso anno avevano centrato l'obiettivo indicato dall'Ue di dimezzare i morti rispetto al 2001, adesso anche Milano (-56,33%), Lecco (-68,75%) e Pavia (-56,7 %) hanno raggiunto lo stesso traguardo. Numeri e progetti sono stati spiegati dall’Assessore alla Polizia locale e Sicurezza della regione Nazzareno Giovannelli, nell’ambito della seconda Giornata regionale della sicurezza stradale. Nella stessa occasione sono anche stati premiati quattro progetti di educazione stradale (sui 50 arrivati) ritenuti più significativi. I numeri sulla sicurezza derivano dai dati emersi dalle rilevazioni dell'Istat relative all'anno 2011, rielaborati da Eupolis. “Adesso – ha detto Giovannelli - la Lombardia, in media, ha raggiunto l'obiettivo. I morti sono passati infatti da 1.073 a 532. E questo è stato possibile anche grazie a una serie di iniziative che la Regione ha fortemente voluto e messo in campo a tutela della sicurezza di chi si mette in strada, in macchina o a piedi che sia. La Lombardia, inoltre, con 1,43 morti ogni 100 incidenti è la terza regione italiana, dopo Liguria e Toscana, con il più basso tasso di mortalità da incidentalità stradale ed è al di sotto della media nazionale, che si attesta a 1,88”. Ma quali sono ancora oggi le cause di morte sulle strade? Sostanzialmente quattro: la mancanza di rispetto della precedenza, la distrazione, la velocità e la mancata distanza di sicurezza. Ad essere coinvolti un po’ tutte le categorie di guidatori e do di qualsiasi età. Da qui l’indicazione di Giovannelli: “A fronte di questa consapevolezza occorrono politiche specifiche per aumentare la tutela di chi va a piedi e in bicicletta; per ridurre l'incidentalità nelle ore notturne e nei fine settimana, quando è più elevata la mortalità relativa; per limitare la circolazione dei veicoli più obsoleti che presentano alti indici di rischio e per intervenire sui punti e tratti critici delle infrastrutture ancora presenti nella rete”. Si tratta di un impegno che comporta anche un forte esborso finanziario. L'assessore ha però ricordato che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha recentemente assegnato alla Lombardia 13 milioni di euro, che a breve saranno destinate alle Province e ai Comuni che hanno i tassi più alti di incidentalità per la realizzazione di progetti sia infrastrutturali che educativi/formativi. E’ comunque ormai assodato da tempo che la sicurezza stradale deve andare di pari passo con una forte consapevolezza culturale oltre che con l’educazione al prossimo. Per questo, la Lombardia da due anni ha istituito la Giornata della sicurezza stradale sia per commemorare le vittime della strada, sia per sensibilizzare opinione pubblica e cittadini verso questo argomento. E’ proprio in questo ambito che sono stati premiati quattro progetti a favore della sicurezza della circolazione. Le quattro idee vincitrici sono: “Un progetto concreto per la guida in sicurezza per i giovani della provincia di Sondrio”, realizzato dall'Associazione Valtellina Security Driving Project School ( categoria “No profit”), “La scuola in sicurezza” realizzato dalla scuola media statale di Treviglio (categoria “Istituti scolastici”), “Guida sicura e salute dell'autista”, realizzato dall'Asl della provincia di Bergamo (categoria “Asl e ospedali”) e “Sicuri sulla Strada”, realizzato dalla Polizia locale di Legnano (categoria “Polizia locale”).