Sicurezza stradale, programma 2011–2020: l'Aci e il Governo affiancano l'Onu
Ogni euro speso per la sicurezza stradale ne frutta 20 in risparmio di spesa sociale
Anche il nostro Paese vive quotidianamente il dramma degli incidenti, contando annualmente più di 4 mila morti e 300 mila feriti sulle strade. Peraltro, proprio vie di comunicazione insicure comportano anche un maggior traffico e congestione, con conseguenze per l'ambiente: ad oggi il 14% delle emissioni globali di gas serra e' imputabile al trasporto stradale.
Si tratta di un flagello che le Nazioni Unite mirano a limare: non a caso - auspicando che i Governi nazionali adottino provvedimenti capaci di ridurre il tasso di incidentalità stradale - hanno indetto il decennio di iniziative 2011-2020, affidate in Italia all'Aci, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e al Ministero della Salute. In particolare, quest’ultimo Ministero ha posto il tema della prevenzione degli incidenti stradali tra le linee di intervento del “Piano nazionale della prevenzione 2010-2012”. Questa attenzione nasce dalla lettura del rapporto Aci-Istat per l'anno 2009 che rivela una maggiore incidenza di mortalità sulle strade italiane tra i 20 e i 24 anni, in soggetti di sesso maschile e nelle classi di età 20-24 anni e 75 - 84 anni in ambito femminile.
"Responsabili di questi decessi sono molti comportamenti errati - ha dichiarato il Ministro della Salute Ferruccio Fazio - come il guidare sotto effetto di alcol (in particolare il binge-drinking) e droghe, il mancato rispetto delle norme, una mancata percezione del rischio. Tutte condotte che, tuttavia, possono cambiare con la formazione, l'educazione, le campagne di prevenzione e l'aumento dei controlli. E' importante quindi che ogni attore coinvolto sul tema della prevenzione degli incidenti e dei suoi esiti invalidanti lavori per dare sostegno al Piano del decennio sulla sicurezza stradale dell'OMS. Il Ministero della Salute, coinvolto nel processo di monitoraggio di attivita' del decennio, coordinera' per l'Italia il “Report mondiale sulla sicurezza stradale” realizzato dall’OMS".
“La carenza di risorse non può giustificare l'immobilismo, perchè ogni euro speso per la sicurezza stradale ne frutta 20 in risparmio di spesa sociale. Con investimenti finalizzati alla sicurezza delle infrastrutture, si potrebbe arrivare ad evitare un sinistro fatale su tre”, afferma il Presidente dell'Aci, Enrico Gelpi, presentando le linee guida delle iniziative concordate.
"Le modifiche al Codice della Strada introdotte dal Parlamento l'anno scorso stanno dando i risultati sperati - ha detto Mario Valducci, Presidente della Commissione Trasporti della Camera - I dati ufficiosi di Polizia e Carabinieri, relativi al primo trimestre del 2011, indicano una riduzione della mortalita' sulle strade intorno al 12%. Ma non bisogna di certo fermarsi, bisogna tenere alta l'attenzione delle istituzioni e dei media e agire in campo legislativo con interventi mirati, a cominciare dall'introduzione del reato di omicidio stradale".
In base al programma delle iniziative la Federazione dei 106 Automobile Club provinciali diventa sempre più un punto di riferimento sul territorio, per le varie iniziative per la sicurezza stradale, che trovano - da oggi e per i prossimi 10 anni - un logo universale di riconoscimento: il rombo giallo approvato dall'ONU con la dicitura "Decennio di iniziative per la sicurezza stradale".