Sicurezza stradale, quando il soccorso viene dall'alto
Il servizio di elisoccorso contribuisce a salvare delle vite

Icaro, Pegaso, Pelikan. Sono solo alcuni dei nomi utilizzati dai velivoli che quotidianamente garantiscono, sull’intero territorio nazionale, il servizio di elisoccorso.
Con questo temine si identifica l’insieme delle operazioni di carattere sanitario effettuate con elicottero e la scelta riguardo il loro impiego è effettuata quando l’intervento con il mezzo aereo risulta essere il più idoneo come risposta a specifici criteri di valutazione.
La disponibilità di un supporto aereo, infatti, offre la possibilità di trasportare un’équipe altamente specializzata in luoghi distanti e disagiati nei quali i mezzi medicalizzati su gomma impiegherebbero molto tempo, riducendo anche i tempi di trasferimento negli ospedali più idonei.
In caso di incidenti stradali, la loro azione risulta decisiva nell’assicurare assistenza alle persone coinvolte. La gestione delle fasi di arrivo e decollo rende indispensabile un coordinamento operativo tra i vari attori presenti.
In questo contesto, l’incessante impegno degli Enti gestori della viabilità nell’assicurare un sempre più alto livello di sicurezza, sia per gli utenti della strada sia per il personale impegnato, vede, anche di recente, l’individuazione di punti dedicati all’atterraggio appositamente attrezzati. Un esempio sono quelli approntati da Anas, in collaborazione con partner istituzionali e società concessionarie delle aree di servizio, su arterie quali l’Autostrada del Grande Raccordo Anulare e l’Autostrada Roma-Fiumicino, dove, considerati gli elevati volumi di traffico e le criticità legate alla tempestività dei soccorsi, rendono gli interventi più rapidi ed efficaci. L’obiettivo è: salvare delle vite umane.