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Briciole di pane

Sicurezza stradale, si punta sulle potenzialità della connettività wi-fi

Interessanti gli studi nel settore avviati dalla Honda

Roma, 18 settembre 2014 – Smartphone e navigatori satellitari sempre più protagonisti nel campo della sicurezza stradale. E’ la Honda ad avere presentato, di recente, una “vettura laboratorio” che avvisa direttamente, attraverso una chiamata sul telefonino sul quale è stata scaricata un’apposita app, il ciclista o il pedone che potrebbero trovarsi sulla sua traiettoria. Un comunicazione possibile grazie alle tecnologie "V2X", che comprendono i sistemi V2P/B (Vehicle to Pedestrian and Bicycle) e V2M (Vehicle to Motorcycle).


Da segnalare anche la tecnologia V2V (Vehicle to Vehicle) denominata Virtual Tow (traino virtuale). Se un guidatore, per un motivo qualsiasi, si trova nell’impossibilità di controllare l'auto, il Virtual Tow fa partire una richiesta di soccorso ai veicoli che si trovano nelle sue immediate vicinanze. Chi riceve, semplificando la spiegazione, può collegarsi virtualmente all'auto in difficoltà, accedere ai suoi comandi e condurla in un’area sicura.
 

GPS (Global Positioning System) e moduli WLAN (Wireless Local Area Network) diventano, dunque, sempre funzionali alla sicurezza della circolazione. Con l’accoppiata telefonino-navigatore, la circolazione diventa più “smart”. Con insospettate potenzialità di sviluppo dei sistemi informatici che già “colloquiano” con l’infrastruttura stradale. Sempre più informazioni legate alla viabilità transitano, infatti, sui device personali o collocati a bordo macchina. Questo consente al conducente di avere una panoramica di quanto accade sull’arteria percorsa.
 

Certo, sarà fondamentale vedere la concreta fase attuativa di tali sperimentazioni. Come anche monitorare l’evoluzione della normativa di settore, che spesso, e, a nostro avviso giustificatamente, non può tenere lo stesso passo della tecnologia. Ma un punto è fuori discussione: lo sviluppo dei sistemi di dialogo veicolo-veicolo implicherà un rinnovato approfondimento, e non un accantonamento, del dialogo veicolo-infrastruttura. Assieme a nuove e crescenti responsabilità ricadenti sull’Ente proprietario della strada. Strada che non è soltanto il “luogo” della circolazione dei veicoli: ne è il presupposto logico. E il fattore condizionante.
 

Carlo Sgandurra