Sicurezza stradale: sondaggio il 90% degli italiani favorevole a reato di omicidio
L'indagine condotta a Milano, Roma e Napoli, dalla Fondazione Luigi Guccione e dall'Istituto Internazionale per il Consumo e l'Ambiente (Iica)
Roma, 18 novembre 2011 - Il 90% degli italiani sarebbe favorevole all'introduzione del reato di omicidio stradale. E' quanto emerge da un sondaggio, condotto a Milano, Roma e Napoli, dalla Fondazione Luigi Guccione e dall'Istituto Internazionale per il Consumo e l'Ambiente (Iica). L'indagine sarà presentata a Roma in occasione della 'Giornata mondiale del ricordo delle vittime della strada' che si celebra lunedì. Il sondaggio, realizzato da Ipr Marketing su un campione rappresentativo di 2100 persone (700 per città), ha valutato la percezione della sicurezza stradale dei tre grandi centri italiani. "Alla domanda specifica sull'introduzione del reato di omicidio stradale, - spiega all'Adnkronos Giuseppe Guccione, presidente della fondazione Luigi Guccione - ha prevalso nettamente la linea dei 'favorevoli': a Roma il 96% , a Milano l' 89% e a Napoli il 94%". Per quanto riguarda la sicurezza stradale "le infrastrutture - aggiunge - rappresentano il problema maggiore, c'e' una manutenzione scarsissima delle strade e in genere si interviene quando il danno e' fatto". "Il controllo delle strade e' prioritario - sottolinea il presidente della Fondazione - ma non bisogna sottovalutare nemmeno la qualità dei veicoli e la loro manutenzione. E alla domanda, rivolta nel sondaggio, se l'estensione di responsabilità nel reato di omicidio, intermedio tra il colposo e il volontario, debba essere applicata anche ai gestori delle strade e delle cattive manutenzioni e delle aziende automobilistiche che rilasciano vetture difettose, la risposta e' stata significativa". "Per quanto riguarda le aziende automobilistiche - spiega - hanno risposto di si a Roma il 70%, a Milano il 77% e a Napoli l'80%". Riguardo invece agli enti responsabili di strade e autostrade – sulle quali c'e' stato un incremento di morti quasi dell'8% tra 2009 e 2010 - si sono dichiarati favorevoli a Roma l'80 %, a Milano l'83 % e a Napoli l'87 %".