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Briciole di pane

Sicurezza stradale: uso del seggiolino, primo passo per evitare tragedie

Il sottosegretario alle Infrastrutture Rocco Girlanda ha incontrato i produttori italiani per fare il punto sulla sicurezza in auto per i bambini

Roma, 25 luglio 2013 - Incrementare la cultura dell’uso del seggiolino in auto per sollevare i dati che vedono l’adozione del primo e più efficace dispositivo di sicurezza per i bambini fermo al 40% dei casi, come prerequisito per evitare tragiche dimenticanze che possano portare a tragedie come quella di inizio giugno a Piacenza. Ma anche la previsione di incentivi all’acquisto o detrazioni fiscali sui seggiolini stessi, stante l’obbligo all’acquisto previsto dalla normativa vigente, come strumenti per innalzare un dato che vede l’Italia tra gli ultimi Paesi in Europa.

Sono stati questi alcuni dei temi affrontati nel corso del tavolo tecnico convocato presso il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti dal sottosegretario Rocco Girlanda, alla presenza dei produttori italiani di seggiolini per auto, a cui hanno preso parte le aziende Chicco, Peg Perego, Dorel, Cam, Brevi, L’Inglesina Baby, Bellelli, Segrall e l’associazione di categoria, Assogiocattoli.

“Si tratta di una tematica quanto mai vasta e complessa, che si inserisce in un quadro comunitario ed internazionale su cui è difficile agire in tempi rapidi – ha commentato Girlanda – malgrado la condivisione della sensibilità sul tema della sicurezza a bordo dei veicoli per i più piccoli e la tragicità dei casi che hanno condotto alla morte di svariati bambini in Italia e in Europa nel periodo estivo.

Ai nostri produttori, aziende d’eccellenza che progettano e fabbricano il loro prodotto interamente nel nostro Paese, ho chiesto di presentarmi entro due mesi qualche progetto sul quale possa impegnarmi a proporre incentivi statali all’acquisto o meccanismi di defiscalizzazione, affinchè il costo finale di un seggiolino che contenga soluzioni tecnologiche atte ad impedire qualsiasi ‘dimenticanza’ da parte dei genitori – sensori di peso, rilevatori volumetrici, sensori acustici – possa essere oggetto di soluzioni incentivanti per non far uscire dal mercato prodotti il cui prezzo potrebbe in tal modo lievitare.

Al tempo stesso cercheremo, come Ministero, di impegnarci in importanti campagne di sensibilizzazione, sulle quali la nostra divisione competente sta già lavorando con l’obiettivo “Bambini zero”, insieme alla valutazione delle soluzioni adottate in altri Paesi, come Usa o Israele, dove si verificano purtroppo casi analoghi a quelli italiani.

Ancora – continua Girlanda – è assolutamente necessario trasferire alle famiglie la necessità di utilizzare il seggiolino in auto, evitare il riuso di modelli antiquati e non più rispondenti agli attuali criteri di omologazione, nonché avviare un confronto con i produttori stessi di automobili, affinchè possano essere previste implementazioni dal punto di vista dell’interazione tra dispositivi mobili come i seggiolini e il corpo e gli agganci delle autovetture”.