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Briciole di pane

Sonnolenza? Fai subito una "Turbosiesta"

Upi: Se sei stanco fermati almeno 15 minuti

Roma, 22 marzo 2011 - L’Ufficio Prevenzione Infortuni svizzero, in collaborazione con il Tourig Club Svizzero, il Consiglio della sicurezza stradale e il Fondo sicurezza stradale, ha avviato una campagna di sensibilizzazione contro la sonnolenza alla guida, pericolosissima fonte di incidenti stradali paragonabile all’alcool.

Se si guida stanchi, infatti, non si è in grado di valutare correttamente la velocità, non si è concentrati e i riflessi sono rallentati come quando si è sotto l’effetto dell’alcool. La stanchezza al volante ha varie cause, tra cui la carenza di sonno, la guida in orari notturni, periodi di veglia prolungati, alterazione del ritmo sonno-veglia, ma anche malattie o disturbi come l’apnea da sonno o la depressione. Il consumo di alcool aumenta la sonnolenza.

La reazione estrema è il colpo di sonno, in caso di sovraffaticamento, che può avere conseguenze fatali al volante, per sé e per gli altri.

L’Upi invita a porre attenzione sui segni premonitori, che permettono di prendere le necessarie contromisure ed evitare incidenti. Il colpo di sonno è un fenomeno imprevedibile ma gli indizi, quali bruciore agli occhi, palpebre pesanti, sbadigli frequenti, vista offuscata, bocca secca, sussulti, sensazione di freddo o errori di guida, non vanno sottovalutati. I segnali d’allarme possono essere colti anche dagli altri passeggeri per cui è buona regola non intraprendere mai lunghi viaggi da soli.

Se si prevede di dover guidare in sovraffaticamento è sempre meglio rinunciare all’auto, ma se si è già in viaggio, consiglia l’Upi, è fondamentale fare una turbo siesta, ovvero una pausa e un sonnellino di circa 15 minuti, per recuperare le forze e ridurre i rischi. Non bisogna dormire più di 30 minuti però, altrimenti il risveglio lascia una sensazione di stordimento ed il rischio di incidenti rimettendosi alla guida è ancora maggiore.

Aprire il finestrino, alzare il volume della radio sono metodi per sconfiggere la stanchezza considerati del tutto inutili. D’aiuto può essere un caffè, ma solo per poco. Meglio rinunciare del tutto al consumo di alcool e verificare sempre se l’assunzione di farmaci può influenzare la guida.

La maggior parte degli automobilisti conosce il problema del “colpo di sonno” ma generalmente sottovaluta i rischi d’incidente. La Turbosiesta è in fatti una pratica poco diffusa ed i comportamenti pericolosi continuano ad essere frequenti. È responsabilità dei conducenti saper valutare correttamente la propria capacità di guida e la prontezza dei propri riflessi e rinunciare, eventualmente, a prendere l’automobile.

L’iniziativa per una guida più sicura e senza colpi di sonno è partita in svizzera ma l’Upi ha attivato un sito www.turbosiesta.ch/it che può essere liberamente consultato da tutti gli automobilisti, italiani compresi, con l’idea che la diffusione di buone pratiche e comportamenti responsabili alla guida sia utile per tutti, dappertutto .

Francesca Baron

  Sito Turbosiesta