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Briciole di pane

Strade a rischio senza investimenti e manutenzioni

Siteb: La pavimentazione perde il suo valore

Milano, 25 giugno 2012 – Senza investimenti e manutenzioni è a forte rischio il patrimonio stradale nazionale. A lanciare l'allarme è il Siteb — l'Associazione italiana bitume asfalto strade — che ha pubblicato il «Dossier sul valore delle strade», uno studio dove emerge la criticità dello stato della rete viaria. Secondo l'Associazione, il valore complessivo dei manti delle strade italiane, estese per oltre 850mila km, ammonta a circa 1.272 miliardi di euro, quello dell'intera struttura stradale raggiunge la cifra di 5mila miliardi di euro. La perdurante assenza negli ultimi anni di investimenti da parte di amministrazioni centrali e locali per un'adeguata manutenzione delle strade rischia di compromettere seriamente un patrimonio tra i più significativi del Paese e di condannare un settore che conta 4mila imprese, 50mila addetti con un indotto di 500mila lavoratori e che è già in grave crisi a causa dei ritardati pagamenti della pubblica amministrazione, dei costi della burocrazia e della stretta creditizia.
«Per troppo tempo si è ignorato che la rete stradale di un Paese esteso come l'Italia — afferma Carlo Giavarini, presidente Siteb — è un vero e proprio patrimonio e un asset strategico da non trascurare: se non si fa adeguata manutenzione, la pavimentazione degrada, diventa pericolosa e poco confortevole nel giro di 8-10 anni, fino a dover essere completamente rifatta dopo 12-15 anni. Oggi il rischio concreto è che nel giro di pochi anni ci si trovi dinanzi alla necessità di attuare investimenti ben più cospicui di quelli attualmente richiesti per rimettere in piedi un sistema stradale alla deriva. I reiterati interventi di emergenza oggi attuati sprecano preziose risorse senza risolvere i problemi».
I lavori di costruzione e manutenzione delle strade hanno raggiunto il minimo storico degli ultimi 20 anni. Secondo i dati Siteb, la produzione di asfalto è passata in pochi anni dai 44-45 milioni di tonnellate annui che l'Italia utilizzava per tenere in sicurezza la pavimentazione stradale, ai 29 milioni registrati nel 2010 e nel 2011; e la situazione sta ulteriormente peggiorando in questo primo semestre del 2012, anno per il quale si stima che la produzione di asfalto si fermerà a circa 27 milioni di tonnellate a fronte dei 40 milioni ritenuti necessari a tenere in sicurezza le nostre strade.
Una parte significativa del patrimonio stradale è costituito dalle strade comunali extraurbane (312.149 km per un valore di 421 miliardi), dalle strade provinciali (118.892 km per 256 miliardi) e dalle strade comunali urbane con 171.479 km per 231 miliardi. Proprio questa parte della rete stradale è quella che oggi versa in condizioni peggiori ed è quella su cui la manutenzione è stata ridotta drasticamente negli ultimi anni. Decisamente meno estese sono le arterie autostradali con 6.588 km, mentre le strade vicinali, di più difficile stima (184.655 km per un valore di 36,9 miliardi), sono spesso private o non asfaltate.
«Al Sud — conclude Giavarini — non c'è una situazione ottimale mentre al Nord non è così tragica».

Fonte: Il Sole 24 Ore