Ue: no alla conservazione e trasmissione di paesi terzi sui voli canadesi
La Corte di giustizia europea rigetta la convenzione con il Canada per la conservazione dei dati dei cittadini del vecchio continente

Tre anni fa, nel 2014, il Canada ha firmato con la Commissione Europea un accordo per la raccolta dei dati dei passeggeri. In base a questo accordo le compagnie aeree canadesi avrebbero potuto conservare per cinque anni le informazioni acquisite e condividerle anche con altri paesi. Il tutto per la sicurezza e per il terrorismo. A seguito della sigla, il Parlamento europeo ha chiesto l’intervento della Corte di giustizia europea che ha rigettato la convenzione. Di conseguenza, il pnr del passeggero e tutte le informazioni che ne derivano può essere conservato solamente nel periodo di soggiorno del cittadino europeo in Canada. Non di più.
Conservarle implica poter conoscere e analizzare le abitudini, i comportamenti, le relazioni e il censo per un tempo molto lungo. Una cosa che lede i diritti fondamentali, oltre che la privacy delle persone. Ancor più grave sarebbe stato cedere i dati a Paesi terzi, come ad esempio gli Stati Uniti d’America dell’era Trump, che magari non hanno la stessa regolamentazione europea in tale ambito.
“L’Europa la deve smettere di comportarsi come un vassallo. Gli interessi di altre nazioni sono legittimi, ma questo non significa che dobbiamo abdicare ai nostri principi ed eludere le nostre stesse leggi” ha dichiarato in merito Sophia in ‘t Veld, europarlamentare liberal democratico, da sempre impegnata per i diritti civili (storica la sua battaglia contro l’allora papa Benedetto XVI in merito alla contraccezione), membro della Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni, che si è occupata in prima persona della faccenda. Una notizia che arriva in questi giorni in concomitanza con l’approvazione di un emendamento ad un disegno di legge alla Camera dei Deputati con il quale l’Italia vorrebbe estendere a sei anni i dati del traffico telefonico e telematico. Sempre per la sicurezza e il terrorismo.