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Briciole di pane

Un test di guida sui colpi di sonno

All’Autodromo di Imola un laboratorio per la sicurezza stradale

L'Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola si trasformerà fino al 19 settembre in un laboratorio di ricerca per la sicurezza stradale. La notizia è riportata in una agenzia Ansa. 

Il progetto, secondo quanto si apprende,  ha come obiettivo di far luce su una delle maggiori cause di incidente stradale: i colpi di sonno. Oltre ad essere supportato da figure di caratura internazionale provenienti da enti come l'Università di Padova e il Centro di medicina del sonno di Negrar, è il primo studio in ambiente dinamico di questa portata e verrà condotto dalla società Oraigo, start-up innovativa di Padova, per valutare le relazioni esistenti tra correlati psicofisiologici e variabili comportamentali che avvengono durante i colpi di sonno, una delle principali preoccupazioni tra i conducenti di autobus, pullman, camion, auto e di tutti coloro che si trovano a dover guidare in orario notturno o per un tempo prolungato. 

"Il dispositivo - spiega Michele Galetta, amministratore di Oraigo e responsabile del progetto - analizza l'attività cerebrale dell'utente e, tramite un algoritmo che sfrutta tecniche di intelligenza artificiale, è in grado di rilevare il colpo di sonno in maniera tempestiva ed allertare l'utente, riportando il conducente in una condizione di veglia”. I test avverranno dalle 0.30 alle 7.30 e prevedono l'utilizzo di 10 auto di serie guidate da 10 conducenti che percorreranno il tracciato ad una velocità massima di 20 km/h. Il test è suddiviso in sette sessioni, ciascuna di 40 minuti, cui seguirà una pausa di 20 minuti.  

Per tutta la durata dell'esperimento, si legge, le luci dell'autodromo saranno tenute spente e verranno utilizzati unicamente i fari delle autovetture. L'attività elettroencefalografica (Eeg) del partecipante sarà rilevata e registrata con il dispositivo realizzato da Oraigo; verranno inoltre rilevati e registrati i movimenti oculari dei partecipanti attraverso un sistema non invasivo e portatile che prevede l'utilizzo di occhiali con all'interno una telecamera e di un'emittente di luce infrarosso, invisibile all'occhio umano e del tutto innocua. La telecamera non registra informazioni riguardanti la persona (ad esempio, non vengono registrati video del volto) ma è in grado di rilevare esclusivamente le coordinate dell'occhio nello spazio e la dimensione della pupilla. La luce infrarosso è necessaria per un corretto rilevamento di queste informazioni. 

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