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Briciole di pane

Venti domande sulle gomme invernali

300% l'aumento delle vendite. Dal 2008 si è passati da 2,5/3 milioni di invernali venduti agli 8 della scorsa stagione

Roma, 21 ottobre 2013 - Anche per l'auto scatta il cambio di stagione: la temperatura è in calo, le piogge aumentano e l'inverno (con la solita «emergenza neve») è alle porte. Per non parlare delle ordinanze che, da novembre, imporranno gli pneumatici specifici (o le catene a bordo). Perché ora quelli estivi non mettono più al riparo dai rischi che si corrono fino a primavera.

1 Quando bisogna mettere le gomme invernali?
«Quando si scende sotto i 7 gradi di media — spiega Fabio Bertolotti, di Assogomma —. Ma i proprietari/gestori delle strade, possono imporli: una direttiva di quest'anno stabilisce una durata minima delle ordinanze dal 15 novembre al 15 aprile».

2 Che cosa si rischia se si viaggia con gomme estive dove sono obbligatorie le invernali?
Innanzitutto, l'auto è meno controllabile. «Inoltre — spiega Ambra Gentile, commissario capo della Polstrada di Roma — comporta la sanzione amministrativa da 84 a 335 euro. Se si paga entro 5 giorni, la sanzione è di 58,80 euro. E viene intimato al conducente di non proseguire se non si è messo in regola».

3 Come si fa a sapere su quali strade sono obbligatorie?
«Lo si vede dai cartelli — continua Gentile —. Ma anche sul sito web della Polizia di Stato-Viabilità Italia e su quelli degli enti proprietari o concessionari delle strade o autostrade».

4 Da che cosa si riconosce una gomma invernale?
«Dalla marcatura M+S, M/S, MS, M-S o M&S — spiega Bertolotti — riportata sul fianco. Se si vogliono le migliori prestazioni invernali va verificata l'esistenza anche delle 3 montagnette con fiocco di neve. Non può mancare il simbolo dell'omologazione (E in un cerchio o e in un rettangolo)».

5 Esistono gomme adatte a tutte le stagioni?
Sì, le all season: devono riportare la marcatura M+S. Ma sono un compromesso pensato specialmente per la città, dove le condizioni non sono estreme.

6 La pressione è la stessa delle gomme estive?
E’ meglio gonfiarle a 0,2 bar in più. La pressione va sempre controllata ogni 30/45 giorni, possibilmente dal gommista che utilizza strumenti più precisi.

7 Quale dev'essere la profondità dei tasselli perché sia in regola?
Per il Codice, lo spessore minimo del tassello è sempre di 1,6 mm. Ma a questo punto le prestazioni sono già ridotte, specie sulla neve. Meglio sostituire le gomme a 3/4 mm.

8 Quando vanno rimontate le gomme estive?
Quando la temperatura media supera i 7 gradi. Non si viene multati circolando con le invernali, ma col caldo si consumano di più e sono meno efficienti.

9 Sono più sicure delle estive solo sulla neve?
No. Infatti si chiamano invernali. Sono più sicure anche sull'asfalto bagnato e freddo.

10 Perché le invernali fanno più presa delle estive?
Gli incavi più larghi aiutano ad evacuare la pioggia. La mescola del battistrada è più morbida anche col freddo e aderisce meglio al fondo. La carcassa si deforma anche a bassa velocità: in frenata aumenta l'impronta a terra. I numerosi intagli sul battistrada servono ad «aggrapparsi» su neve e ghiaccio.

11 In che senso le gomme il invernali sono più sicure?
«Perché permettono di trasmettere più coppia in trazione e riducono gli spazi di arresto», risponde Siegfried Stohr, ex pilota di F1 e istruttore di guida «Sono migliori anche per la capacità di sterzare e rispondere al volante in condizioni critiche».

12 Richiedono una tecnica di guida differente?
«Sì, occorre maggiore prudenza perché d'inverno l'aderenza è sempre precaria — prosegue Stohr. — Consiglio di fare, dove possibile, un test di frenata per capire quanti metri siano necessari per fermarsi. In ogni caso bisogna guidare dolcemente, anticipando curve e frenate».

13 Le invernali sono utili solo se in montagna?
No, anche in pianura si verificano forti nevicate: meglio essere sempre pronti all'emergenza.

14 Con la trazione integrale si può farne a meno?
«No. Le 4x4 sono avvantaggiate in salita — dice Stohr —, ma non in discesa, dove conta l'aderenza delle gomme».

15 È corretto montare solo due gomme invernali?
No. La diversità di aderenza fra le gomme dei due assali può innescare sbandate difficili da recuperare. In discesa il rischio è enorme.

16 Con le invernali non si ha più bisogno delle catene?
In genere, sì. Ma se lo strato di neve è profondo 15/20 cm le catene sono indispensabili.

17 Le «calze da neve» sono omologate?
Il Tar ha di recente smentito il ministero del Trasporti, che non le ha mai equiparate alle gomme invernali e alle catene. «Ma il ministero ha impugnato la sentenza, quindi è opportuno attendere l'esito del procedimento per potersi esprimere con certezza», risponde Ambra Gentile, della Polstrada. Vista l'incertezza della legge, è meglio non usarle laddove è richiesto l'obbligo di «mezzi antisdrucciolevoli».

18 Ma le «calze» sono efficaci come le gomme invernali o le catene?
Non proprio, anche se hanno una loro efficacia. Si mettono più in fretta e più facilmente delle catene e sulla neve funzionano. Ma: vanno tolte sull'asfalto, altrimenti si rovinano (per questo motivo i produttori consigliano di accelerare e frenare dolcemente); impongono di andare piano (non oltre i 50 orari); sul pantano che segue la nevicata non fanno presa (al contrario delle gomme invernali); non sono adatte per pendenze superiori al 10%.

19 Le invernali funzionano anche sul ghiaccio?
La mescola invernale aiuta anche su brina e ghiaccio, purché non stratificato. In quest'ultimo caso — ma si tratta si ambienti estremi —, l'unica soluzione sono le gomme chiodate. Ci sono anche invernali chiodabili.

20 Quanto costano le gomme invernali?
A seconda della misura, della marca e del canale di vendita, i prezzi cambiano. In genere si parte da circa 50 euro a gomma, per un'utilitaria. «Poi ci vogliono altri 100 euro circa — aggiunge Guido Schiavon, presidente di Federpneus — se oltre si richiede al gommista anche lo stoccaggio del treno estivo. Al prezzo corrisponde la qualità, come per qualsiasi prodotto. E’ raro che dai gommisti si trovino gomme cinesi a prezzi stracciati sia perché sono di bassa qualità, sia perché l'assistenza del produttore è un problema... Con un treno di pneumatici europei non si sbaglia mai».
 

Stefano Marzola (Corriere della Sera)