Aeroporti, alle autorità locali resta il controllo sull'inquinamento acustico ma sotto supervisione Ue
Strasburgo ha approvato la nuova direttiva che meglio chiarisce processi decisionali e responsabilità
Bruxelles, 17 aprile 2014 - Vivere nei pressi di un aeroporto può essere molto difficile a causa dei forti rumori che vengono causati dagli aeroplani in decollo o in atterraggio. Quello dell'inquinamento acustico causato dagli scali aerei è un problema che riguarda circa 2,5 milioni di cittadini europei e per questo l'Ue ha deciso di chiarire meglio le regole su come intervenire e su chi devono essere i responsabili della gestione di questo problema. Il Parlamento di Strasburgo ha approvato in via definitiva una normativa che, secondo il vicepresidente della Commissione, Siim Kallas, responsabile per i Trasporti, “renderà più facile trovare soluzioni in grado di soddisfare le richieste dei cittadini che vivono nelle vicinanze degli aeroporti, senza perdere di vista l'importante impatto economico che questi aeroporti hanno sulle economie locali, e nel pieno rispetto delle norme internazionali”.
Secondo la direttiva le autorità nazionali e locali manterranno la responsabilità per le decisioni concrete su restrizioni operative del rumore, che saranno bilanciate in base alle caratteristiche di ciascun aeroporto, ma ciò sarà fatto all'interno di un processo di armonizzazione a livello comunitario.
Le restrizioni del rumore sono misure che incidono sulla capacità di un aeroporto di operare introducendo quote di rumore, limitando l'uso di piste, riducendo il numero degli aeromobili più rumorosi o imponendo divieti notturni. Per attuare questo tipo di norma in futuro si dovrà prima di tutto raccogliere prove utilizzando dati e metodi riconosciuti a livello internazionale, ci dovrà poi essere una tempestiva consultazione con tutte le parti interessate e infine una notifica “in tempi ragionevoli” della decisione agli aeroporti. Starà comunque alle autorità nazionali la possibilità di decidere qual è il livello di rumore accettabile per ogni caso specifico e trovare la soluzione più conveniente per mitigare l'impatto acustico.
Secondo il testo approvato se questo processo sarà attuato in violazione delle regole starà però all'esecutivo comunitario informare l'autorità competente che dovrà tenere conto di questa notifica. Il ruolo della Commissione sarà insomma quello di esaminare la qualità del processo e, se necessario, quello di stimolare le opportune azioni legali prima che le misure di limitazione siano attuate.
Ma “la Commissione non avrò il diritto di bloccare o cambiare le normative nazionali”, ha spiegato il relatore del testo per l'Aula Jörg Leichtfried (S&D). I deputati hanno infatto voluto ridurre il potere di Bruxelles perché preoccupati che accentrando troppo il potere di controllo si sarebbe minato la possibilità di mettere in campo mediazioni a livello locale tra aeroporti, regioni e cittadini.