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Briciole di pane

Ambiente: aumentano le foreste in Italia, +600 mila ettari rispetto al 2005

Secondo l'inventario della Forestale i boschi ricoprono 11 milioni di ettari e catturano il 50% delle emissioni del settore trasporti

Roma, 13 maggio 2014 – La superficie italiana occupata dai boschi è di quasi 11 milioni di ettari, pari al 35% del territorio nazionale, con un aumento di oltre 600 mila ettari rispetto a 9 anni fa. Lo rivela il terzo “Inventario nazionale delle foreste e dei serbatoi forestali di carbonio” (Infc), presentato oggi durante la conferenza stampa organizzata dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, dal Corpo forestale dello Stato e dal consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura.

Il rapporto, sottolinea il Corpo forestale, “ha confermato il progressivo aumento della superficie forestale anche per il decennio 2005-2015, nonostante la colonizzazione del territorio da parte di formazioni forestali proceda a un ritmo più lento rispetto a quanto osservato per il ventennio precedente”. Le regioni che hanno avuto un incremento maggiore di boschi sono quelle dell'Italia centrale e meridionale.

"Se andiamo a verificare quanto assorbono in termini di emissioni di CO2 le foreste italiane – ha affermato Enrico Pompei, responsabile dell'Inventario – ci si accorge che corrisponde alla metà delle emissioni del comparto dei trasporti". L’esperto del Corpo forestale ha quindi osservato l’importanza delle foreste per la mitigazione dei cambiamenti climatici e ha rivelato che rispetto al protocollo di Kyoto il contributo delle foreste è stato di circa il 25%. A tal proposito, ha sottolineato il risparmio in termini di infrazioni risparmiate sarebbe pari a 2 miliardi.


I boschi italiani trattengono 1.24 miliardi di tonnellate di carbonio organico

Durante la conferenza è stato anche presentato il volume "Il contenuto di carbonio delle foreste italiane - Infc 2005", realizzato dal Corpo forestale dello Stato e dal Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura (CRA-MPF).

Dalla ricerca emerge che la quantità di carbonio organico presente nella componente viva dei boschi italiani è di oltre 470 milioni di tonnellate e quella rimossa annualmente dall'atmosfera sfiora i 13 milioni di tonnellate. Il legno morto, invece, contiene circa 25 milioni di tonnellate di carbonio organico, la lettiera 28 milioni di tonnellate, mentre la quantità di carbonio organico negli orizzonti organici e minerali del suolo è di oltre 715 milioni di tonnellate. In totale, rivela quindi lo studio, i boschi italiani trattengono 1.24 miliardi di tonnellate di carbonio organico.


La Carta forestale del Regno d'Italia del 1936

Infine, l’evento di oggi ha visto la presentazione della “Carta forestale del Regno d'Italia del 1936”, il primo progetto di cartografia forestale applicato su tutto il territorio nazionale. Il formato vettoriale della carta sarà messo a disposizione sul sito web del CFS e permetterà l'analisi della distribuzione delle foreste nell'epoca, in relazione a quella descritta da supporti tematici più aggiornati o dagli inventari forestali nazionali o regionali più recenti.

Secondo il Corpo forestale, si tratta di uno “strumento di grande utilità per lo studio dell'evoluzione dell'uso del suolo e del paesaggio italiano, nonché un documento storico di inestimabile valore per i settori forestale ed ambientale”.
 

Matteo Martellacci

  Maggiori dettagli e grafici sul sito del Corpo forestale dello Stato