Auto elettriche: costi di ricarica in rialzo fino al 69%
I dati relativi al biennio 2023 – 2024 forniti dalla Federcarrozzieri

Tra il 2023 e il 2024 le società che gestiscono le colonnine di ricarica per le auto elettriche hanno più volte modificato le condizioni tariffarie, rendendo sempre più costoso ricaricare le auto elettriche in Italia. La denuncia arriva dall’associazione delle autocarrozzerie italiane, Federcarrozzieri, che ha analizzato i costi dell’ultimo anno e di quello in corso. Lo riporta l’agenzia di stampa Ansa.
I costi delle auto elettriche, quindi, non accennano a diminuire, nonostante il crollo dei prezzi dell'energia sui mercati internazionali. Il caso Italia è quasi unico in Europa ed era emerso già negli scorsi anni da alcuni studi di settore. Nel 2022 l’irlandese Switcher, società che si occupa di confrontare prezzi e tariffe, aveva pubblicato una ricerca da cui emergeva l’anomalia tutta italiana. Mettendo a confronto i costi di ricarica disponibili nelle varie nazioni, partendo dai dati Eurostat, l’Italia risultò non solo la nazione con il prezzo al litro della benzina più alto, ma anche quella da annoverare tra i paesi europei più costosi dove ricaricare la propria auto elettrica. La nostra nazione, stando allo studio, risultava essere il quarto Paese più caro d’Europa per il costo della ricarica con un aumento del 18% rilevato alla fine del 2022.
Prima di noi solo Danimarca, Belgio e Repubblica Ceca.
La situazione secondo Federcarrozzieri è peggiorata nell’ultimo anno. A seconda degli operatori che gestiscono le colonnine sul territorio, il costo al consumo della ricarica passa ad esempio "da 0,60 euro/kWh di inizio 2023 agli attuali 0,65 euro/kWh, con un aumento del +8,3%", oppure "da 0,56 euro/kWh a 0,65 euro/kWh, con un aumento del +16%", e addirittura "da 0,58 euro/kWh agli attuali 0,69 euro/kWh, pari ad un rincaro del +19%", spiega Federcarrozzieri all’agenzia Ansa."Gli abbonamenti mensili e i pacchetti a consumo rincarano in modo sensibile, con alcuni operatori che hanno cancellato del tutto le offerte più convenienti per gli automobilisti", determinando rincari che in alcuni casi raggiungono, secondo l'associazione, quota +69,4% rispetto al 2023. Aumenti apparsi ingiustificati agli esperti del settore se si considera l'andamento delle quotazioni energetiche