Auto resiste come mezzo privilegiato ma aumenta l'intermodalità
Il dato emerso da "L'indagine sulla mobilità sostenibile in Italia", realizzata dall'Istituto Piepoli per Eco - Festival della mobilità sostenibile e delle città intelligenti

Per quasi 8 italiani su 10 l'automobile è ancora la regina degli spostamenti frequenti tuttavia, nelle abitudini di mobilità, prende sempre più piede l'intermodalità.
Fatica ancora il mercato dell'auto elettrica. Lo segnala "L'indagine sulla mobilità sostenibile in Italia", realizzata dall'Istituto Piepoli per Eco - Festival della mobilità sostenibile e delle città intelligenti tenutosi a Roma. La notizia è approfondita in un'agenzia Ansa.
Per la prima volta viene messo a punto un indice di mobilità sostenibile degli italiani che, nel 2025, fa registrare su un valore pari a 66 su 100. La ricerca sottolinea come il 92% dei cittadini utilizzi l'automobile almeno una volta alla settimana e il 65% ritiene che la propria mobilità sia dipendente proprio da questo mezzo. Tuttavia 7 italiani su 10 giudicano il trasporto intermodale ferroviario come la via più sostenibile per gli spostamenti e il 57% dichiara di utilizzare i treni regionali. La transizione verso un trasporto merci più sostenibile, dall'elettrico all'intermodale, è ritenuta importante dall’84% dei cittadini.
Focus poi sul trasporto pubblico: solo il 19% dice di usarlo frequentemente mentre il 32% ritiene che serva una maggiore copertura. Dalla ricerca emerge anche la richiesta di sostegni pubblici: solo un italiano su tre reputa infatti sufficienti gli attuali incentivi offerti per le forme di mobilità sostenibile. La mobilità è una "leva strategica di sviluppo" ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, per questo "occorre, in maniera ragionevole, non puntando solamente sull'elettrico, rinnovare e decarbonizzare il settore dell'auto per assicurare sostenibilità, salute pubblica e competitività".